QUESTION TIME/1. SOSTEGNO TIRSO E FLEX, POI BOLLO AUTO E PORTO NOGARO
(ACON) Trieste, 20 nov - Interrogazioni a riposta immediata
durante la seduta 82 del Consiglio regionale, a cominciare da
quelle rivolte all'assessore ad Attività produttive e turismo,
Sergio Emidio Bini, e all'assessore alla Difesa dell'ambiente,
Fabio Scoccimarro.
Roberto Cosolini (Pd) ha posto il quesito a Bini sulle
prospettive per l'azienda Tirso vista la cessazione
dell'attività, e su quale sarà il futuro per i 175 lavoratori.
"Il settore manifatturiero della regione è a rischio - ha
sottolineato il dem - anche visti i nuovi scenari che si stanno
creando nel resto del mondo con i possibili dazi dagli Stati
Uniti. Non solo la Tirso ma anche Flex in pericolo".
L'assessore, nella sua replica, ha affermato che è in atto un
piano: "Siamo in procinto di sbloccare 15 milioni di euro da uno
stanziamento ministeriale, per salvaguardare l'area industriale
triestina. La crisi legata a Tirso è in atto da tanto tempo,
anche a causa dell'aumento dei prezzi dell'energia dovuti alla
guerra Russia-Ucraina. Il nostro è stato un impegno costante, al
momento stiamo vagliando tutte le strade possibili da
intraprendere. Ci sono contatti e trattative con alcune aziende
interessate a rilevare il sito e per salvaguardare i posti di
lavoro".
In merito all'azienda metalmeccanica Flex, Bini ha sottolineato
come la questione sia dovuta al mancato rinnovo di un contratto
che valeva l'80% del fatturato annuo: "Si stanno cercando
soluzioni per il mantenimento dell'occupazione anche dopo il
passaggio di proprietà ad un fondo. Abbiamo visto grosse aziende
rilevare attività a Trieste in questi ultimi anni - ha concluso
Bini - da Barilla che ha acquisito lo stabilimento di pasta Zara,
la Bat e Msc che si appresta a risolvere il caso Wartsila a
vantaggio di tutta l'area di Trieste".
Cosolini si è detto soddisfatto della risposta dell'assessore:
"Tenga conto però che i 15 milioni di euro sono già stati
bloccati più volte da Invitalia, invito a mantenere alta
l'attenzione sull'argomento".
La parola è passata a Marco Putto (Patto per l'Autonomia-Civica
Fvg) che ha chiesto a Fabio Scoccimarro, assessore regionale alla
Difesa dell'ambiente se "siano previste nella legge di stabilità
imminente delle nuove misure incentivanti in favore dei
possessori di auto elettriche e ibride, accanto a misure di
abbattimento del costo del bollo auto".
Scoccimarro ha risposto che la competenza per il pagamento del
bollo non sia regionale essendo un tributo erariale, gestito a
livello nazionale: "Non abbiamo ritenuto inoltre in questo
momento, porre ulteriori incentivi sulle auto elettriche ed
ibride, rispetto a quanto stanziato già dallo Stato. Non escludo
che in futuro penseremo ad azioni anche da parte della Regione".
Francesco Martines (Pd) ha posto l'accento sulle azioni da
mettere in atto per scongiurare una possibile crisi di Porto
Nogaro: "L'onorevole Graziano Pizzimenti, il suo predecessore
alla Difesa dell'ambiente, ha sottolineato la necessità di
scavare il fondale del porto da 5,5 metri a 6,5 al fine di
evitare una crisi della navigabilità".
L'assessore ha risposto che "con l'Assestamento di luglio abbiamo
prontamente stanziato quasi 6 milioni di euro per ripristinare
sia il canale a mare, sia le tratte fluviali/lagunari: si sta
procedendo alla progettazione". Nella sua replica, il consigliere
Martines pur dicendosi soddisfatto ha espresso alcuni dubbi sulla
partenza degli appalti nel 2025.
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ACON/MV-fc