QUESTION TIME/2. OSPEDALE SACILE, SICUREZZA LAVORO E DISAGIO GIOVANI
(ACON) Trieste, 20 nov - Cinque le interrogazioni a risposta
immediata in materia di salute discusse oggi in Consiglio
regionale, sotto la presidenza di Mauro Bordin, a cui ha dato
risposta l'assessore alla Salute, Riccardo Riccardi.
Simona Liguori del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg ha chiesto
all'assessore quali siano le iniziative che la Giunta intende
adottare per le criticità nel regolamento Asufc riguardante i
termini per l'attivazione del percorso di tutela sanitaria.
Riccardi ha ricordato che "esiste un percorso di tutela da
seguire a cui si fornisce risposta con diverse azioni da parte
delle aziende sanitarie. È necessario l'uso delle ricette
dematerializzate per la verifica nel sistema dei requisiti.
Inoltre, il vincolo dei quattro giorni per effettuare la
prestazione dalla data della richiesta fornisce al cittadino il
tempo di accedere alla procedura e alle aziende il tempo per
poter organizzare il percorso di tutela".
Nella sua replica, l'esponente dei civici ha ricordato la
necessità di informare i cittadini sulle procedure: "Siamo una
delle regioni più anziane in Italia, è fondamentale aiutare tutte
le persone a comprendere gli strumenti da usare".
Sulla questione dei ritardi nel potenziamento del presidio
ospedaliero di Sacile ha chiesto lumi in Aula Nicola Conficoni
(Pd): "Il cantiere per l'ampiamento e ristrutturazione di alcuni
padiglioni risulta essere completamente vuoto e non in azione
dalla scorsa primavera".
Riccardi ha tracciato un quadro cronologico dei fatti che hanno
causato lo stop di sei mesi del cantiere a Sacile a seguito del
ritrovamento nel terreno di materiale sanitario potenzialmente
pericoloso: "Il 25 ottobre è stato fatto il verbale per la
ripresa dei lavori, la cui fine ora è stata rimodulata entro il
30 marzo 2026".
Il consigliere dem ha quindi commentato che "la risposta
purtroppo conferma che il rilancio dell'ospedale di Sacile
viaggia in grande ritardo. Nessuno degli obbiettivi posti dalla
Giunta sono stati portati a termine".
In risposta all'interrogazione di Manuela Celotti (Pd) sulla
garanzia del diritto alla salute ai cittadini europei che non
sono iscritti al servizio sanitario e su quali siano le azioni
previste dalla Regione per garantire le cure da parte del sistema
pubblico, Riccardi ha affermato che "il cittadino europeo gode
del diritto di libera circolazione all'interno dei Paesi della
Ue; affinché possa esercitare questo diritto è necessario che
anche la sua salute sia tutelata dai rispettivi sistemi di
sicurezza sociale. Questo è un diritto normato dai regolamenti
europei e dalla direttiva che definisce sia le condizioni per cui
un paziente può recarsi in un altro paese dell'Ue per ricevere
cure mediche sia le condizioni per il rimborso delle spese
sostenute". L'assessore ha ricordato cosa bisogna fare per essere
curati per chi proviene dai Paesi in questione: "Si può garantire
l'accesso alle cure con un'iscrizione obbligatoria al sistema
sanitario regionale".
Nella replica, la dem non si è ritenuta soddisfatta: "Dobbiamo
garantire le cure di base a tutti".
Laura Fasiolo (Pd) ha portato all'attenzione dell'Aula il tema
del crescente abuso di sostanze stupefacenti da parte di giovani
che vivono una situazione di disagio a scuola e in famiglia. La
consigliera delle Opposizioni ha chiesto cosa si intenda fare per
favorire il sostegno e la prevenzione, sensibilizzando le varie
componenti sociali.
Riccardi ha così illustrato l'ampio ventaglio di azioni messe in
campo dalla Regione con progetti finalizzati all'informazione e
al sostegno dei più giovani, con il coinvolgimento dei portatori
di interesse, come la scuola, le associazioni, le consulte degli
studenti e le famiglie. "Ci sono già diversi programmi in atto
per contrastare questi fenomeni - ha risposto Riccardi - tra cui
alcuni progetti come Sa.pr.emo, Con.ne.s.si, Mo.vi e Overnight:
tutte realtà che promuovono scelte di salute, legalità, sicurezza
e prevenzione di uso di sostanze stupefacenti: una cornice già
ben strutturata con sempre maggiori sinergie da parte di tutti
gli attori in campo".
Pur esprimendo soddisfazione per la risposta, in replica la
consigliera del Centrosinistra ha chiesto un maggior
coinvolgimento dei consultori del territorio "da aprire ai
ragazzi. Si può fare di più".
Infine, Furio Honsell (Open) ha trattato nella sua interrogazione
il tema della sicurezza sul lavoro e del contrasto al lavoro
irregolare, anche alla luce del recente episodio che avrebbe
visto un lavoratore straniero ferito e abbandonato senza soccorso
a Grado.
Riccardi, sottolineando che il tema del lavoro irregolare non sia
di competenza della direzione salute, ha ricordato come "le
strutture di Prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dei
dipartimenti di prevenzione delle Aziende sanitarie effettuano
ogni anno 1.100 accessi ispettivi presso i cantieri del
territorio regionale, con quasi 11mila cantieri notificati solo
nel 2023". Inoltre, i tre piani mirati di prevenzione (dedicati
all'edilizia e all'agricoltura) comprendono "interventi formativi
sulle buone prassi in azienda".
2 - segue
ACON/MV-fc