PARI OPPORTUNITÀ. RELAZIONI BUNA, CELOTTI E PELLEGRINO: PDL INNOVATIVA
(ACON) Trieste, 21 nov - Per una volta le relazioni su una
nuova norma sono tutte favorevoli, senza distinzione tra
maggioranza e opposizione. Accade con la proposta di legge numero
30 che vede come prima firmataria la leghista Lucia Buna ma porta
la sigla anche di tutte le altre consigliere regionali che
siedono sugli scranni di piazza Oberdan.
Di questo percorso di condivisione hanno parlato tutte e tre le
relatrici. Buna, che prima del suo intervento ha fatto
distribuire ai consiglieri un cartoncino con una poesia di Fabio
Muccin sull'universo femminile, apprezza "il processo partecipato
e politicamente trasversale che si è sviluppato in seno alla Crpo
Fvg tra i mesi di maggio e luglio 2024, con l'obiettivo di
procedere a una revisione sostanziale della norma costitutiva
della Crpo, alla luce dei 34 anni trascorsi dalla lr 23 del 1990
e la 11 del 2018 che la istituiva".
La prima firmataria ha illustrato poi, articolo per articolo, le
novità previste dalla norma, "nel segno del
potenziamento-consolidamento della Commissione nei suoi rapporti
con il Cr, con le amministrazioni pubbliche e con la società
civile". Sottolineati anche i correttivi sulla composizione della
Crpo, che sarà composta da 14 commissarie/i votate dal Consiglio
regionale, mantenendo "un saldo legame con la rete delle
associazioni e delle realtà regionali".
La consigliera del Pd Manuela Celotti ha voluto sottolineare
nella sua relazione "il compito pedagogico importantissimo delle
istituzioni nel promuovere e sostenere i cambiamenti sociali e
culturali necessari per raggiungere una vera parità di genere".
Rimuovendo ostacoli che "esistono anche nella nostra regione, che
vanno riconosciuti e che possono essere superati attraverso una
legislazione coraggiosa e attraverso politiche e misure mirate".
"Le priorità - ha aggiunto Celotti - si chiamano politiche di
conciliazione e servizi di supporto alle famiglie, congedi
paritariamente obbligatori, contrasto ad ogni forma di violenza
fisica, psicologica o economica nei confronti delle donne,
supporto alle vittime di violenza, agli orfani e alle famiglie
delle vittime di femminicidio, promozione di una cultura del
rispetto e dell'inclusione. Ma per quanto ci riguarda - ha
aggiunto la consigliera di Opposizione - si chiamano anche doppia
preferenza di genere e linguaggio rispettoso della parità di
genere". Celotti ritiene infine "un passaggio fondamentale che le
componenti della Crpo vengano elette dal Consiglio regionale e
non più nominate dal presidente della Giunta regionale".
Serena Pellegrino, consigliera di Avs, ha voluto ricordare nella
sua relazione letta in aula il precedente della "pesante
incursione da parte dei capigruppo di Maggioranza quando, durante
la discussione della legge multisettoriale, vennero presentati
quattro emendamenti che, se fossero stati approvati, avrebbero
snaturato, riducendone le competenze, la Commissione regionale
pari opportunità", rallegrandosi del successivo stralcio e della
formazione di un testo condiviso "non solo con le consigliere di
Maggioranza ma anche con il capogruppo della Lega, primo
firmatario di quegli emendamenti".
"La pari opportunità - ha aggiunto Pellegrino - non prevede che
la donna debba adeguarsi al modo e al mondo maschile, ma che il
mondo e soprattutto le porte d'accesso siano trasformate in modo
tale da poter permettere loro di accedere senza grandi
difficoltà".
"Le conquiste ottenute dalle donne in questi ultimi decenni - ha
sottolineato ancora la consigliera di Alleanza Verdi Sinistra -
sono paragonabili a quelle raggiunte dalla democrazia: entrambe
vanno costantemente monitorate, difese, tutelate e se del caso
aumentate".
ACON/FA-fc