PARI OPPORTUNITÀ. CRPO FVG, OK UNANIME A NUOVA LEGGE ISTITUTIVA
(ACON) Trieste, 21 nov - Quaranta favorevoli, nessun astenuto e
nessun voto contrario. Al secondo tentativo di una giornata
politica dal clima bipartisan, il Consiglio regionale riesce a
raggiungere l'unanimità sulla proposta di legge che rinnova la
Commissione regionale per le pari opportunità tra uomo e donna.
Se infatti la legge sulla nautica aveva visto Furio Honsell
distinguersi con il suo no dagli altri gruppi politici, in questo
caso anche il consigliere di Open Sinistra Fvg ha condiviso,
ritirando prontamente i suoi emendamenti, il testo firmato da
tutte le consigliere regionali. La proposta di legge 30 vedeva
infatti la leghista Lucia Buna come prima firmataria, con il
sostegno della collega di partito Maddalena Spagnolo e
l'altrettanto convinta adesione delle esponenti di centrosinistra
Manuela Celotti e Laura Fasiolo (Pd), Simona Liguori e Giulia
Massolino (Patto per l'autonomia-Civica Fvg), Rosaria Capozzi del
M5S e Serena Pellegrino di Avs.
Tanta compattezza ha accelerato l'iter della proposta di legge al
punto che l'esame dell'articolato si è concluso in pochi minuti,
dopo l'approvazione di alcuni emendamenti semplificativi proposti
da Buna e Pellegrino.
La differenza di vedute tra i due poli ha però rifatto capolino
al momento delle dichiarazioni di voto, quando Celotti ha voluto
rendere pubblici alcuni dati sul gap di genere in Friuli Venezia
Giulia ("dove le donne hanno un reddito medio inferiore di 10400
euro rispetto agli uomini e solo il 15% delle donne ricopre
incarichi di dirigenza") e Buna l'ha invitata "a vedere il
bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto", ricordando "che molte
donne scelgono legittimamente di stare a casa e non dobbiamo
sminuire questa attività, mentre chi vuole impegnarsi lo fa,
trovando ampi spazi". Piccoli distinguo che non hanno impedito
all'Aula di esprimersi per una volta con una sola voce e persino
di suggellare con un applauso spontaneo l'esito del voto.
La legge approvata oggi re-istituisce e rinnova la Crpo Fvg. Le
novità riguardano in particolare tre aspetti. Il primo è quello
dei rapporti con il Consiglio regionale e le istituzioni
pubbliche: viene rafforzata la possibilità di formulare
osservazioni e indicazioni al Consiglio e alla Giunta regionale,
nonché la funzione di vigilanza per garantire la presenza
femminile nelle nomine di competenza regionale.
Il secondo aspetto significativo è il rafforzamento
dell'Assemblea regionale dei movimenti delle donne e delle
associazioni, che dovrà essere convocata annualmente e produrre
una relazione destinata a essere discussa entro 90 giorni in
Aula, per sensibilizzare i consiglieri a promuovere adeguate
azioni legislative.
Significative sono anche le variazioni nella composizione della
Commissione, con 14 personalità che saranno votate dal Consiglio
regionale - e non più nominate dal presidente della Giunta -
sulla base delle candidature espresse dalle associazioni
impegnate a promuovere la parità tra uomo e donna.
ACON/FA-fc