CENTRALE SOMPLAGO. PELLEGRINO (AVS): RIAPRIRE STUDI PER SALVARE LAGO
(ACON) Trieste, 21 nov - Approvata dal Consiglio regionale la
mozione per riaprire gli studi per la salvezza del lago di
Cavazzo: focus sul bypass, ma aggiornato secondo nuovi studi. Lo
ricorda una nota di Serena Pellegrino, consigliera regionale di
Avs.
È stata approvata durante il Consiglio regionale odierno la
mozione a prima firma Serena Pellegrino (Avs), con gli
emendamenti proposti dalla Maggioranza consiliare, per impegnare
la Giunta a dare concreto seguito alle valutazioni tecniche
relative alla valvola di regolazione del bypass delle acque
scaricate dalla centrale di Somplago e quant'altro ritenuto
necessario per la precisa individuazione degli interventi di
mitigazione degli impatti della centrale stessa. Obiettivo è la
rinaturalizzazione del lago di Cavazzo, come previsto dal Piano
regionale di tutela delle acque e come rivendicato dalle comunità
rivierasche e del comprensorio.
"Oggi è stato compiuto un passo avanti molto importante, e
tutt'altro che scontato, per sbloccare lo stato di agonia del
lago dei Tre Comuni - dichiara Pellegrino, che è anche
vicepresidente della IV Commissione consiliare - che patisce non
solo l'impatto della centrale idroelettrica di Somplago ma anche
la destinazione a discarica dello smarino della più pescosa parte
nord del lago, l'autostrada con il mastodontico viadotto,
l'oleodotto e la relativa stazione di pompaggio ora funzionante a
metano. Un risultato che restituisce speranza a tutti coloro che
con tenacia e autentico amore da moltissimi anni lottano per
contrastare la crisi ecologica del lago, riportarlo a buone
condizioni di naturalità e al ruolo di bene comune delle
comunità".
Spiega ancora la consigliera: "Evitare che il bypass degli
scarichi in uscita dalla centrale trasferisca tutta l'acqua
incanalata dal bacino di Trasaghis agli impianti di A2A, come
originariamente concepito, potrebbe essere controproducente per
il lago stesso, che rischia di non avere afflussi sufficienti
alla sua sopravvivenza. Quindi è stata prospettata una ulteriore
soluzione, cioè realizzare un bypass che non devii completamente
le acque turbinate ma le ceda in parte al bacino: una prospettiva
da approfondire e da discutere".
"Quindi si va avanti su questa nuova prospettiva - prosegue
Pellegrino - con il supporto di questa mozione e soprattutto con
la riaffermazione in Consiglio regionale, di fronte ai Comuni
rivieraschi, alle comunità locali del lago e all'intero
comprensorio, della volontà di correggere i mali che affliggono
il più grande lago della regione, riconoscendolo patrimonio
ambientale da cui dipende lo sviluppo sociale ed economico del
territorio, e della relativa assunzione di responsabilità da
parte della Regione. L'impegno della mozione afferma a chiare
lettere che il lago è una risorsa da salvaguardare e utilizzare
secondo criteri di solidarietà, cioè nel rispetto dei diritti
delle Terre alte alla fruizione di un integro patrimonio
ambientale e per assicurare risposta ai bisogni collegati al
ruolo dell'acqua in natura e per la vita umana".
ACON/COM/fa