TAGLIAMENTO. APPROVAZIONE TRASVERSALE MOZIONE, MA TANTE PERPLESSITÀ/1
(ACON) Trieste, 21 nov - La Giunta regionale si impegna a
richiedere ai Comuni interessati dalle opere sul Tagliamento una
lista di 5 esperti e professionisti che pervenga entro il 31
dicembre 2024 alla direzione Ambiente della Regione. Nonché a
promuovere, senza alcun rallentamento all'iter avviato,
un'audizione da tenersi entro febbraio 2025, presso l'Autorità di
bacino distrettuale delle Alpi Orientali, di esperti e
professionisti indicati dai Comuni, per favorire la migliore
comprensione degli interventi previsti nell'allegato III-B
relativi al documento in sigla tecnica UOM ITN009 Tagliamento,
inserito nel Piano di gestione del rischio alluvioni (Pgra).
Tale impegno è il risultato della discussione svoltasi in Aula
sulla mozione, come modificata su richiesta del Pd, di Markus
Maurmair e degli altri consiglieri di Fratelli d'Italia, con
Lucia Buna (Lega), Mauro Di Bert (Fedriga presidente) e Andrea
Cabibbo (Forza Italia), che alla fine ha registrato 34 consensi
trasversali e 4 no, questi ultimi del Gruppo Misto e di Maddalena
Spagnolo (Lega), che nel suo accorato intervento aveva detto che
"non c'è più tempo da perdere, abbiamo l'urgenza della messa in
sicurezza del nostro territorio e delle sue genti, i gravi
episodi di tempeste e mareggiate che ci hanno colpiti lo
insegnano".
Anche Antonio Calligaris (Lega) ha emendato in parte il testo,
facendo inserire a premessa che "a seguito della delibera di
generalità di luglio scorso, sarà avviato nei prossimi mesi
l'iter per la redazione dei documenti di fattibilità e di
indirizzo della progettazione delle opere previste dal Pgra, che
si definiranno compiutamente nel 2025".
È sempre dalla mozione - illustrata da Maurmair all'Aula - che si
apprende che "misure e opere previste nell'allegato III-B
introducono: un intervento denominato 'Costruzione di una
traversa laminante con luci mobili a paratoie piane, adiacente al
ponte di Dignano per la creazione di un bacino di espansione in
linea, in alveo attivo'; un secondo intervento che prevede una
traversa in corrispondenza del ponte di Madrisio e aree di
laminazione fuori alveo nei Comuni di Varmo, Ronchis e Rivignano
Teor; il rialzo e la diaframmatura degli argini nel tratto di
Tagliamento tra Cesarolo e la foce, nonché il rialzo e la
diaframmatura degli argini del Cavrato, da Cesarolo allo sbocco
nella laguna di Baseleghe. Il complesso delle opere inserite
nell'aggiornamento del Piano rappresentano un livello di
pianificazione sovraordinato, al quale dovranno necessariamente
seguire le fasi di programmazione e progettazione previsti dalla
normativa sugli appalti".
Con la generalità di luglio scorso "Opere di laminazione lungo il
fiume Tagliamento", la Giunta - si legge ancora nel documento -
ha preso atto "di alcune tematiche che la realizzazione della
traversa laminante potrebbe comportare, considerata anche la
prossimità con il ponte di Dignano e ha dato atto che sono state
avviate interlocuzioni incrociate sulla possibilità di riunire in
un'unica opera la traversa laminante con luci mobili a paratoie
piane e un nuovo ponte viario, in grado di superare gli attuali
limiti imposti sul ponte di Dignano in ragione della vetustà del
manufatto. Ciò consentirebbe di contemperare le esigenze di
pubblica incolumità e di sicurezza idraulica previsti dal Pgra e,
al contempo, di completare l'assetto viario già realizzato con la
variante in Comune di Dignano e in corso di realizzazione con la
bretella di Barbeano, in Comune di Spilimbergo".
L'approvazione finale da parte di Patto per l'Autonomia-Civica
Fvg e Pd è stata spiegata dai due capigruppo, Massimo Moretuzzo
(Patto per l'Autonomia-Civica Fvg) e Diego Moretti (Pd), parlando
di "atto di coerenza verso una sentita necessità di una nuova
audizione per approfondire e capire quali siano gli interventi
utili per la messa in sicurezza del fiume e delle persone, perché
se stessimo a quanto sentito oggi in Aula dovremmo registrare una
totale confusione su cosa si vuole realizzare". "Dunque
attenderemo l'audizione con l'Autorità di bacino, ma il primo
marzo - ha aggiunto Moretti - presenteremo la richiesta di
convocazione della IV Commissione, competente a trattare la
materia come Consiglio regionale e lì ci confronteremo ancora".
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ACON/RCM