BILANCIO. V COMM: OK A OLTRE 2 MLD TRIENNIO 2025-27 AGLI ENTI LOCALI
(ACON) Trieste, 26 nov - Approvato a maggioranza dalla V
Commissione di Diego Bernardis (Fedriga presidente), con il voto
di astensione delle Opposizioni, anche l'articolo 9 del disegno
di legge 32, Stabilità 2025, che nel suo complesso supera i 2
miliardi e 27 milioni di euro (675,7 mln per ciascun anno dal
2025 al 2027), oltre agli altri strumenti finanziari ad esso
collegati inerenti materie che vanno dalle autonomie locali alla
sicurezza, passando per le politiche dell'immigrazione e le
lingue minoritarie.
Negli oltre 90 commi dell'art. 9 sono, quindi, specificate le
assegnazioni per quota delle risorse garantite agli enti locali e
agli altri enti interessati per il triennio 2025-27
dall'assessore regionale Pierpaolo Roberti, incluse modalità e
tempistiche per ottenerle. Al pari sono esplicitati i recuperi
dai Comuni, come i 92 mln per ogni anno del triennio in
conseguenza di quanto disposto dalla legge regionale 17/2022
(Istituzione dell'imposta locale immobiliare Ilia), ma anche le
modalità della restituzione delle risorse statali assegnate dalla
Regione per l'emergenza Covid-19 che, a consuntivo dello Stato,
sono risultate eccedenti le esigenze o non utilizzate affatto.
E ancora, il Fondo unico comunale per il concorso nelle spese di
funzionamento e gestione dei servizi (1.468.907.639 euro
complessivi), il Fondo per la valorizzazione di buone pratiche e
interventi risanatori urgenti (2.867.355 euro), il Fondo
accadimenti di natura straordinaria o imprevedibile (2.617.210
euro). E poi risorse per i revisori (1,75 milioni), per l'aumento
delle indennità degli amministratori (3 mln), per la lr 5/2021
sulle politiche integrate di sicurezza e polizia locale (33 mln).
Non ultimi, 17,1 mln sono destinati a coprire gli incrementi di
salario del personale non dirigente del Comparto unico del
pubblico impiego; 126.411.346 euro vanno agli enti di
decentramento regionale (Edr) per assicurarne il funzionamento e
l'attività istituzionale; 94.957.464 euro sono stati calcolati
per la concertazione delle politiche di sviluppo da parte degli
enti locali con la Regione.
Infine, Roberti ha illustrato l'articolo 5 del disegno di legge
31 collegato alla Stabilità, inerente l'imposta di soggiorno
adeguata alla normativa statale che parla di minimo 5 euro,
mentre la Regione Fvg l'aveva stabilita in 2,5 euro.
Da parte dei consiglieri delle Opposizioni, un commento positivo
che ha visto tutti d'accordo, da Marco Putto (Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg) a Furio Honsell (Open Sinistra Fvg),
passando per i dem Manuela Celotti e Andrea Carli, ha riguardato
i 3,2 mln assegnati alle Comunità volontarie (800mila euro per il
2025) finalizzate ad incentivare i Comuni a razionalizzare
risorse e personale conferendo loro almeno 3 funzioni, dove Putto
si è accertato del personale assegnato a tali Comunità, mentre
Honsell ha rilevato "una convergenza verso le Unioni territoriali
intercomunali, perciò si sarebbe potuto non accanirsi nel
cancellarle". "Non vi è alcuna convergenza", è stata però la
sottolineatura dell'assessore, che ha anzi elencato ogni loro
differenza e ha fatto presente che la posta a riguardo era già
prevista, è stata solo aumentata.
Quanto ai 92 mln dell'Ilia e ai dubbi avanzati in particolare
ancora da Honsell, il titolare della delega alle Autonomie locali
ha spiegato una volta di più che "trattasi di una funzione,
quella sui tributi locali in materia immobiliare, che lo Stato ci
ha trasferito, calcolata in 92 mln di entrate direttamente per le
casse nazionali, a cui lo Stato non voleva rinunciare e ha
calcolato su quanto versato in media nell'ultimo triennio. Invece
il gettito è di anno in anno aumentato, perciò oggi i Comuni
incassano circa 10 mln di euro in più, ovvero incassano tutto e
pro-quota restituiscono la parte statale alla Regione che, a sua
volta, la gira allo Stato. Ma la Regione, oggi, lascia loro tutto
ciò che è di avanzo ai 92 mln stabiliti a monte".
Alla consigliera Celotti sono poi stati dati ragguagli sui futuri
soggetti che nasceranno per ridare vita alle Province e sulla
convenzione con i Comuni per un supporto/controllo sulla loro
operatività. Marko Pisani (Ssk) ha, invece, chiesto della
dotazione per la manutenzione dei sistemi di videosorveglianza
già installati, e se siano previste delle poste aggiuntive per i
programmi Rai nelle lingue minoritarie del Fvg. "No, non ci sono
perché a oggi non è possibile quantificare le risorse necessarie
per quelle trasmissioni e rischiamo che non un soldo arrivi alla
sede di Trieste, ma tutto resti nelle casse aziendali nazionali",
ha risposto Roberti. Mentre Carli si è soffermato anche sul
problema della mancanza di dipendenti nei Comuni, sulle somme
assegnate al Fondo per il programma sicurezza, sugli oneri
contrattuali e sulla perequazione del Fondo unico comunale.
ACON/RCM-fc