BILANCIO. PELLEGRINO (AVS): GRANDI RISORSE, MA DIBATTITO RISICATO
(ACON) Trieste, 28 nov - "Una finanziaria così ricca avrebbe
avuto bisogno di un tempo sufficiente per la discussione e per
valutare, analizzare e portare il contributo dovuto da parte di
tutti. Invece, i tempi sono stati compressi, senza poter dare uno
spazio propositivo durante la discussione nelle Commissioni".
Così, in una nota, la consigliera regionale Serena Pellegrino di
Alleanza Verdi e Sinistra, a margine della discussione degli
strumenti della manovra di Bilancio 2025 in esame I Commissione
integrata.
"Il metodo adottato è lesivo per la democrazia e il tempo non è
quasi mai un buon compagno. Eppure dentro alla legge di Bilancio
troviamo molti passaggi da noi presentati in passato. Avessimo
avuto - incalza Pellegrino - quel costruttivo rapporto che
auspico sempre, richiesto a gran voce dalla Maggioranza ma che
non ha un seguito concreto, gli aggiustamenti proposti avrebbero
potuto vedere la luce già da tempo".
"L'assessore all'Ambiente - spiega l'esponente di Avs -, ad
esempio, non ha avuto neppure il tempo di rispondere a nessuna
delle domande e chiarimenti che gli erano stati posti,
costringendomi a non votare in Commissione le sue parti di
competenza. Ho sollevato perplessità sull'Isonzo dal momento che
siamo stati informati di un intervento da oltre 12 milioni di
euro, a cui dovrebbe far seguito un progetto che non è mai
transitato in Commissione, sebbene l'avessi chiesto in modo
chiaro e senza equivoci. I tempi di discussione e di confronto a
qualcuno appaiono fastidiosi, ma a volte ascoltare e comparare
può dare ampiezza alla risoluzione dei problemi".
"Nella sanità - evidenzia ancora Pellegrino - c'è stato un
implemento di circa 100 milioni di euro per un totale complessivo
di 3,5 miliardi di euro. E mentre il sistema sanitario in Italia
ha grossi problemi ed è in difficoltà, così come lo ha enunciato
lo stesso Governo nazionale, in Friuli Venezia Giulia problemi
economici non ce ne sono: eppure abbiamo un evidente deficit
dell'offerta sanitaria, per usare un termine caro all'economia,
dal momento che si persegue un modello che sta facendo acqua da
tutte le parti".
"L'assessore Bini, in modo onesto - continua la consigliera
regionale -, ha affermato che le politiche degli ultimi 20 anni
sono state sbagliate, ma alla domanda cosa fa per cambiare il
trend, quali le soluzioni, dal momento che ora il boccino è nelle
sue mani, la risposta è stata che non lo sa. Il problema sta
proprio qui: se si parla sempre all'interno di uno stesso gruppo
di persone le idee non emergono. Le leggi elettorali, dai Comuni
alle Regioni, hanno rinchiuso in una sorta di bolla le Giunte
anche di fronte alle loro stesse Maggioranze senza un proficuo
confronto con le Minoranze. Stringere i tempi, stringere il
dibattito, questo è l'unico mantra che ci sentiamo ripetere".
"Mi auguro - conclude l'esponente di Avs - che durante il
dibattito in Aula non arrivino decine di emendamenti da parte
della Giunta su temi delicati che, per la loro portata dovrebbero
impegnare tutto il Consiglio. La politica deve rimanere nelle
sedi preposte. Scegliere scorciatoie non ha mai portato a
risultati positivi e quindi duraturi".
ACON/COM/sm