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BILANCIO. CABIBBO (FI): PUNTIAMO SU CRESCITA, NON SU ASSISTENZIALISMO

28.11.2024
17:41
(ACON) Trieste, 28 nov - "Crescita e competitività sono valori da sostenere con convinzione. L'assistenzialismo non è nelle nostre corde. Questo il presupposto da cui parte l'analisi di Forza Italia per questa manovra finanziaria e, allargando il compasso, quando si affronta il tema dell'economia. Servono investimenti finalizzati a rendere più attrattivo il nostro territorio, non interventi frammentari. E alla luce di questa valutazione noi votiamo a favore della manovra con convinzione".

Andrea Cabibbo, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, in una nota mette i puntini sulle "i" quando ricorda come "Forza Italia sia il partito della crescita, elemento imprescindibile per raggiungere l'obiettivo della coesione sociale: un territorio che cresce, competitivo, che attrae nuovi investitori, migliora la qualità della vita per le famiglie e aumenta le aspettative per i giovani. Questa Maggioranza è perfettamente consapevole del contesto complicato in cui ci muoviamo, ma si distingue per interventi e misure che confermano il Friuli Venezia Giulia come una delle regioni ai vertici nazionali per servizi ai cittadini e investimenti per le imprese".

Secondo il capogruppo forzista "positivo è, anche per ammissione dell'Opposizione, l'aumento del 12%, ovvero 371 milioni di euro, degli stanziamenti per la salute e la sanità, come sono accolti favorevolmente gli aumenti per la scuola (+8 milioni di euro) e per la famiglia. Centrale era e resta il tema della competitività: in questo senso, la presenza di poli di eccellenza nel settore scientifico e tecnologico costituisce un valore aggiunto che rende il Fvg oggetto di attenzioni reali anche da parte di grandi investitori esteri".

Cabibbo chiude: "Le stime prevedono per il Fvg una crescita del Pil dello 0,8%, ovvero un dato superiore a quello nazionale. Pongo, infine, l'accento sul tema dell'energia: abbiamo visto come il furore ideologico abbia condotto a commettere valutazioni gravemente sbagliate su settori chiave come l'automotive. Il fanatismo ideologico non ha saputo capire quali fossero le ricadute sociali delle sue scelte dogmatiche: noi dobbiamo trovare un equilibrio tra ambiente e crescita, puntando non tanto al salario minimo quanto, piuttosto, al salario giusto. Non serve un reddito di cittadinanza, bensì dare cittadinanza al reddito, sostenendo l'economia reale e tenendo a mente che le pmi valgono il 68% del Pil in Italia". ACON/COM/fa



  • Andrea Cabibbo, capogruppo di Forza Italia
    Andrea Cabibbo, capogruppo di Forza Italia