INFRASTRUTTURE. CAPOZZI (M5S): GIOCO DELLE TRE CARTE SU PROGETTI FVG
(ACON) Trieste, 4 dic - "Sarà il mio approccio ideologico, così
come definito dal ministro Salvini, a rendermi per nulla
entusiasta rispetto a quanto rappresentato nel corso del convegno
'L'Italia del sì'. L'unica parte condivisibile, secondo la
sottoscritta, è stata infatti quella relativa al Codice della
strada, volta ad aumentare la sicurezza dei cittadini. Per il
resto, faccio convintamente parte del 'popolo del no'".
Lo evidenzia in una nota stampa la consigliera regionale Rosaria
Capozzi (Movimento 5 Stelle), a margine dell'evento riservato al
tema delle infrastrutture, '2023-2032: L'Italia dei sì', ospitato
oggi negli spazi della stazione Marittima di Trieste con la
presenza, tra gli altri, del vicepremier e ministro dei Trasporti
e delle Infrastrutture, Matteo Salvini.
"Sono altrettanto convintamente contraria - aggiunge l'esponente
pentastellata, facendo riferimento ai progetti e alle cifre
oggetto di presentazione - all'abolizione dell'abuso d'ufficio,
che si risolve in minori tutele per i cittadini di fronte a
situazioni penalmente perseguibili che ora non lo saranno più.
Ritengo che, invece, si avvantaggerà chi porta voti, il tutto in
nome di una fiducia che viene sconfessata anche da recenti casi
di abuso d'ufficio".
"Siamo senza ombra di dubbio contrari al nucleare - precisa
Capozzi - sul quale il popolo italiano si è espresso per ben due
volte in maniera negativa. Un nucleare incompatibile con i tempi
della transizione ecologica, mentre le più moderne tecnologie,
ovvero gli impianti di IV generazione o gli Smr, non sono a
tutt'oggi disponibili e non lo saranno ancora per decenni.
Inoltre, siamo sempre in attesa di capire dove smaltiremo le
scorie vecchie, figuriamoci quelle nuove".
"Arrivando alle grandi opere della nostra regione, ovvero la
velocizzazione della tratta ferroviaria Venezia-Trieste e il nodo
di Udine, i fondi portati dal ministro - sottolinea l'esponente
del M5S - si risolvono nel gioco delle tre carte: quello che
viene messo, infatti, era stato tolto prima da altri capitoli.
Nel contratto di programma investimenti di Rfi e Ministero, da
quando Salvini è al suo vertice, per queste due opere non è stato
invece aggiunto neanche un milione di euro. Sui progetti di
potenziamento, infine, la stessa Giunta Fedriga non ha potuto
esprimere un parere, tanto risultavano lacunosi. E lo stesso
intoppo si verificherà di certo anche per l'ovovia di Trieste che
verrà finanziata".
"Evidentemente, si è portati a nascondere dietro un fantomatico
ideologismo - conclude Capozzi - quelle che sono bocciature
sonore, non da parte di comitati o di forze politiche di
opposizione, ma da parte di enti preposti alla tutela
dell'ambiente".
ACON/COM/sm