BILANCIO. OK AULA ART 7: 1 MLN A SCUOLE PARITARIE, 4 A RICERCA E IA
(ACON) Trieste, 13 dic - Anche le misure stabilite per lavoro,
formazione, istruzione, politiche giovanili e famiglia della
manovra di bilancio regionale 2025-27 trovano il consenso a
maggioranza dell'Aula, registrando l'astensione delle Opposizioni
ad eccezione di Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) che ha votato
no.
Tra le novità a firma dell'assessore Alessia Rosolen, che ha
sottolineato il desiderio di un ragionamento di sistema sulle
tematiche della sua Direzione e sulle criticità a cui cerca di
far fronte, all'articolo 6 il disegno di legge 31 collegato
registra un adeguamento a fini economici per i gestori dei
servizi educativi per l'infanzia intervenendo sulla legge
regionale 8/2024; la rateizzazione delle somme da restituire da
parte dei beneficiari della Lr 21/2014 sul diritto allo studio
universitario; la tassa regionale per frequentare l'università,
anno accademico 2025-26, articolato in tre fasce sulla base
dell'Isee: 120, 140, 160 euro.
Inserite, inoltre, le previsioni di un regolamento per il
trattamento dei dati personali raccolti a fini di monitoraggio e
ricerca dell'andamento del mercato del lavoro e l'esplicazione
delle modalità di domanda di contributo per i contratti di
solidarietà difensivi.
Passando alla Stabilità 2025, dalla Giunta arriva la copertura di
spese retroattive di un anno rispetto alle domande avanzate con
la Lr 13/2004 in materia di formazione professionale e, inoltre,
linfa per il fondo di gestione della Data Science Artificial
Intelligence Foundation di Trieste, di cui la Regione intende
essere socio fondatore, con 20mila euro per ciascuno degli anni
dal 2025 al 2027 a cui aggiungere altri 20mila euro per il
prossimo anno finalizzati alla promozione della ricerca
scientifica di interesse sociale. Altre variazioni consegnano 1
milione agli studenti delle scuole paritarie e 4 milioni al fondo
speciale per la ricerca scientifica e l'intelligenza artificiale,
entrambe le misure ripetute per ogni anno dal 2025 al 2027.
Alessandro Basso (FdI) ottiene 10mila euro cadauna (40mila euro
lo stanziamento totale) delle federazioni delle scuole materne e
degli istituti dipendenti dall'autorità ecclesiastica (Fism e
Fidae) del Friuli Venezia Giulia per la formazione degli
insegnanti delle scuole paritarie, ma anche 115mila euro in
favore dello studio presso le sedi universitarie decentrate.
Andrea Cabibbo, con i colleghi di Forza Italia, incassa 170mila
euro per le scuole dell'infanzia non statali dei Comuni con meno
di 5mila abitanti.
Elia Miani (Lega) fa avere 60mila euro al progetto "L'Università
di Udine per il futuro del Friuli" all'interno delle attività di
Cantiere Friuli. Il suo capogruppo, Antonio Calligaris, con la
collega Lucia Buna fa approvare 90mila euro per concorrere nelle
spese per le attività delle Università della terza età e della
libera età.
Molto attivi a proporre emendamenti i consiglieri delle
Opposizioni. Rosaria Capozzi (M5S) ha trovato il consenso
dell'Aula sull'inserimento, nel bandi di gara e negli avvisi, di
meccanismi premiali da attribuire alle imprese, orientati a
favorire l'adozione di politiche tese al raggiungimento della
parità di genere. Ha poi parlato di equa remunerazione, così come
di ulteriori agevolazioni tariffarie per la refezione scolastica.
Sì anche alla richiesta di Enrico Bullian (Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg), che ha fatto presenti i limiti del
software del portale regionale per chi richiede un permesso di
soggiorno per protezione temporanea causa emergenza Ucraina,
software che va perfezionato.
Andrea Carli e Manuela Celotti (Pd) avrebbero voluto meccanismi
più semplici ma anche più inclusivi per il contributo Carta
famiglia, parlando anche di integrazione dei lavoratori stranieri
e rette dei nidi d'infanzia il primo, servizi extrascolastici e
cultura dell'uguaglianza la seconda, argomento che le ha fatto
ottenere 40mila euro da destinare ai Comuni per attività volte a
promuoverne la crescita.
Priorità, per Furio Honsell (Open Sinistra Fvg), alla sicurezza
nei luoghi di lavoro e al supporto psicologico nelle scuole.
Francesco Russo (Pd) ha sollecitato un intervento per la misura
Dote famiglia, e corsi di formazione per consulenti e mediatori
familiari.
Serena Pellegrino (Avs) ha detto dell'importanza che avrebbe un
protocollo d'intesa con l'Ufficio scolastico regionale per
fronteggiare situazioni di disagio e malessere degli studenti,
sensibilizzandoli sul tema della violenza di genere. Mentre
Giulia Massolino (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg) ha
evidenziato i percorsi di benessere psicologico nelle scuole
secondarie di ogni grado e negli atenei.
Se per Laura Fasiolo (Pd) è fondamentale l'istruzione degli
adulti, per il suo collega Nicola Conficoni si dovrebbero
sostenere maggiormente le sedi universitarie decentrate di
Pordenone e Gorizia. Massimiliano Pozzo, anche lui del Pd, aveva
invece approfittato della discussione generale per portare
all'attenzione dell'Aula "il valore che la scuola regionale di
restauro rappresenta per la formazione" e come sarebbe importante
farne ripartire i corsi.
"Sulla filiera della scuola investiamo 228 milioni, cifra record
assoluta per il Fvg e per quest'anno anche in Italia", ha reso
noto l'assessore Rosolen a chiusura di dibattito, spiegando poi
che il no agli emendamenti dei consiglieri di opposizione trovano
giustificazione nel fatto che si rifanno ad eventi estemporanei
che non trovano il suo appoggio, oppure perché "non è compito
dell'Amministrazione regionale inserire la figura dello psicologo
nelle scuole, ma dello Stato", o ancora perché si tratta di voci
già sufficientemente sostenute.
ACON/RCM-fc