BILANCIO. CAPOZZI (M5S): MANOVRA CHE NON AIUTÀ CHI È IN DIFFICOLTÀ
(ACON) Trieste, 14 dic - "Nel corso dei quattro giorni di lavori
dedicati alla manovra finanziaria 2025 abbiamo discusso tutti gli
emendamenti che sono stati portati a corredo di questo
ricchissimo bilancio. Gran parte delle nostre istanze, quasi
tutte, non erano certamente 'ideologiche' (come qualcuno ama
definirle) ma, al contrario, offrivano risposte concrete al
territorio. Tant'è che, riconoscendone la bontà, alcune sono
state votate dai colleghi all'unanimità, mentre altre sono state
fatte proprie dalla Giunta regionale o da altri consiglieri.
Grazie alla nostra insistenza, per esempio, verranno erogati
subito, e non nel mese di luglio, 5 milioni di euro destinati
alle imprese per l'acquisto di impianti fotovoltaici da
installare sui capannoni".
Lo evidenzia in una nota stampa la consigliera regionale Rosaria
Capozzi (Movimento 5 Stelle), reduce dalle impegnative attività
d'Aula di fine anno che, iniziate martedì, hanno coinvolto
l'Assemblea legislativa del Friuli Venezia Giulia fino alla tarda
serata di ieri.
"Nutriamo seri dubbi - aggiunge l'esponente pentastellata,
riferendosi anche ai contenuti della sua dichiarazione di voto -
sul fatto che questa manovra possa realmente fornire delle
risposte a tutti i cittadini. Non intravediamo, certamente, una
svolta decisiva per la nostra regione giacché, per una precisa
scelta politica, è stato deciso di non introdurre alcuna misura
di integrazione al reddito per i cittadini in difficoltà. Al
tempo stesso, non si è voluto prevedere neppure un salario
minimo, come elemento premiante o incentivante".
"La Giunta - precisa Capozzi - si è infatti limitata a premiare
chi corrisponde i salari previsti dai contratti nazionali. Questo
perché, secondo l'Esecutivo regionale, non serve il salario
minimo, ma si deve invece puntare sulla contrattazione
collettiva, sulla quale possiamo anche condividere, ma senza
dimenticare mai che si tratta della stessa contrattazione che ha
consentito di dar vita ai salari che, attualmente, vengono dati a
certi lavoratori".
"È stata purtroppo bocciata - sottolinea la rappresentante del
M5S, riferendosi anche agli emendamenti da lei stessa presentati
e poi rigettati dal Consiglio - l'agevolazione tariffaria delle
mense scolastiche. Si tratta di una misura importante e
necessaria, non solo per venire incontro alle nostre famiglie
alle prese con il caro vita, ma ancor di più per quei bambini che
vedono nel pasto comune nei refettori l'unico davvero completo
delle loro giornate, proprio a causa delle difficoltà economiche
in cui versano le loro famiglie".
"Di sicuro, questa bocciatura non poteva essere giustificata da
una mancanza di risorse - aggiunge ancora Capozzi - e, in tal
senso, desidero ricordare che negli ultimi anni siamo sempre
stati ben lieti di votare le manovre più ricche di sempre.
Tuttavia, non bisogna dimenticare che nel 2023 oltre 256 milioni
di euro non sono stati né prenotati, né impegnati. Una cifra
gigantesca che avrebbe potuto essere impiegata per migliorare i
servizi alle nostre famiglie, erogare contributi alle nostre
imprese e investirli per la tutela del nostro ambiente".
"Si è altresì scelto di intervenire in maniera puntuale su
numerose situazioni, come per i bagni di Lusnizza, mentre è stato
bocciato anche l'emendamento con cui chiedevamo la valorizzazione
delle terme romane di Monfalcone. Tutto ciò per evidenziare -
conclude l'esponente di Opposizione - come si sia guardato più a
chi chiede una disposizione che al valore concreto e all'urgenza
di ciò che viene richiesto. Benché molte nostre proposte siano
state accolte direttamente o indirettamente, restiamo comunque
convinti che si continui a concedere poca attenzione ai cittadini
più in difficoltà. Pertanto, abbiamo espresso voto contrario a
questa manovra di bilancio".
ACON/COM/sm