SALUTE. BULLIAN (PATTO-CIV): PIANO ONCOLOGICO FONDAMENTALE PER RIFORMA
(ACON) Trieste, 19 dic - "La deliberazione di Giunta regionale
n. 1872/2024, che approva in via preliminare il Piano della rete
oncologica regionale Fvg 2025-2027, rappresenta un passaggio
fondamentale nella riorganizzazione sanitaria del Friuli Venezia
Giulia. Il documento, discusso oggi nella III Commissione del
Consiglio regionale e che sarà sottoposto a parere a gennaio, è
stato redatto su input politico-istituzionale, ma è di natura
tecnico-scientifica, in attuazione anche del Piano oncologico
nazionale. Ne condivido lo spirito, l'impostazione generale e
l'impianto scientifico come presentato dal dottor Fasola, senza
l'esigenza di entrare nelle singole e puntuali sotto-questioni
che affronta". Lo dichiara in una nota Enrico Bullian,
consigliere regionale del Patto per l'Autonomia-Civica Fvg.
"La prima tappa prevista dal Piano - dettaglia Bullian - è
cruciale: concentrare la maggioranza degli interventi chirurgici
specialistici negli ospedali Hub (Udine, Trieste e Pordenone) e
nei presidi specializzati (Burlo e Cro di Aviano), garantendo al
contempo la capillarità degli altri servizi connessi, senza
chiudere ospedali e curando il paziente per le fasi di
trattamento croniche, più vicino possibile alla propria residenza
negli ospedali spoke. Questa prima tappa è un passaggio storico,
è la madre delle riorganizzazioni sanitarie che aspettavamo nella
nostra regione. Possiamo denunciare il ritardo con il quale
questo Piano è stato presentato, ma non dobbiamo contrastarlo
(anche se rappresentiamo l'Opposizione consiliare): osteggiarlo
significherebbe perpetuare un sistema che, senza una
riorganizzazione istituzionale, rischia di lasciare i cittadini
più vulnerabili privi di cure adeguate. Un approccio che non
possiamo permetterci".
"Sostengo l'impostazione del documento, anche se ho ben presenti
le ricadute per l'Isontino: sarà l'unico territorio di una ex
Provincia privo di ospedali Hub e di presìdi specializzati.
Questo significa che per buona parte degli interventi di
chirurgia oncologica i pazienti dovranno necessariamente
rivolgersi fuori provincia - ammette il consigliere - ma, avendo
a cuore la sicurezza e la cura dei pazienti, dobbiamo riconoscere
che è una decisione necessaria per garantire un servizio
sanitario regionale all'altezza, senza fare politica di
campanile".
"Questo Piano non è indispensabile per chi già oggi ha gli
strumenti per rivolgersi ai centri oncologici specializzati più
avanzati, anche fuori regione (dinamica peraltro già ampiamente
in corso). L'obiettivo invece - evidenzia Bullian - è creare
percorsi di accompagnamento che tornano particolarmente utili per
le fasce svantaggiate della popolazione, i 'diseredati della
Terra' si sarebbe detto, coloro che rischiano di subire la non
riorganizzazione del sistema, curandosi inadeguatamente in
ospedali periferici".
"Finora, il ruolo delle Opposizioni è stato quello di stimolare
più volte l'assessore alla presentazione del Piano di
riorganizzazione della rete ospedaliera. Ora, per quanto mi
riguarda - esplicita l'esponente del Patto per l'Autonomia-Civica
Fvg - il compito diventa quello di vigilare affinché venga
rispettato il cronoprogramma del Piano della rete oncologica, che
prevede un arco temporale triennale ragionevole per la
progressiva attuazione. Questa è una responsabilità da
condividere nel corso della legislatura. La riorganizzazione
sanitaria non è tanto una divisione fra Destra e Sinistra, ma
tende ad essere tra chi vuole affrontare seriamente i problemi e
chi cede al populismo alla difesa del proprio reparto
nell'ospedale di prossimità".
"Il Piano della rete oncologica regionale è un documento
necessario, che richiede monitoraggio nell'applicazione ed
eventuali migliorie da apportare in corso d'opera. Non mi
sottraggo a questo passaggio storico: è nostro dovere garantire a
tutti i cittadini, soprattutto ai più vulnerabili, un sistema
sanitario che tuteli la loro salute nel modo migliore possibile",
conclude Bullian.
ACON/COM/rcm