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SALUTE. PUTTO (PAT-CIV): PIANO ONCOLOGICO FVG PREOCCUPA DIRIGENTI ASFO

03.01.2025
15:45
(ACON) Trieste, 3 gen - "In queste ore si sta consumando una preoccupante, e fino ad oggi mai vista, lacerazione tra politica regionale e vertici sanitari degli ospedali del Friuli Occidentale, in particolare di quello di Pordenone".

Lo afferma in una nota Marco Putto, consigliere regionale di Patto per l'Autonomia-Civica Fvg che spiega: "Il documento che avvia la riorganizzazione della Rete oncologica regionale, calato dall'alto dalla Giunta Fedriga e già oggetto di ripetuti rinvii da parte dell'assessore Riccardi, sia al Cal, sia in III Commissione consiliare (sull'argomento si stanno registrando veti incrociati e frizioni interne alla Maggioranza), ha visto la contrarietà di ben 37 tra direttori e primari dell'Aazienda sanitaria Asfo, legittimamente preoccupati per l'ennesima sberla che il Centrodestra ha rifilato alla sanità del Friuli Occidentale e firmatari di un appello finalizzato a non depotenziare ulteriormente l'ospedale pordenonese".

"Evidentemente - rincara Putto - a questa Giunta regionale non basta depotenziare i punti nascita della Destra Tagliamento, lasciandone solo uno per una popolazione di 300mila abitanti quando Udine ne conta ben 4 su 500mila; non basta continuare a rifilare a Pordenone il minor finanziamento pro capite in regione per quanto riguarda la sanità; non basta neanche svilire l'autonomia gestionale del Cro di Aviano, costretto ad avere un direttore generale ad interim e in comune con Asfo".

"L'affronto piú preoccupante, nel merito tecnico, si registra nel voler togliere a Pordenone diverse chirurgie oncologiche di eccellenza (come polmone, esofago, pancreas) portandole a Udine, anche se i risultati clinici, sia come numeri che come tecnogie impiegate, a Pordenone sono maggiormente performanti. Per non essere sterilmente campanilistici e qualunquisti (o come ama dire Riccardi 'tale-buoni'), dico che é evidente che riorganizzare la sanità é un'operazione complessa e che qualche taglio va necessariamente fatto. Ma ciò - evidenzia il consigliere di opposizione - deve avvenire dopo aver coinvolto nelle scelte i professionisti del settore e non a senso unico, operando tagli unicamente contro un solo territorio".

"Indubbiamente il corposo documento predisposto da Fasola non é da buttare, ma a questi gravi primi errori di mancato coinvolgimento degli operatori del settore va trovato subito rimedio, riscrivendo assieme a loro le parti che penalizzano il Friuli Occidentale e redistribuendo sacrifici anche altrove. Riccardi - ammonisce l'esponente dei civici - non sia cosí ingenuo da pensare che solo perché il documento é stato scritto sa un autorevole tecnico, Fasola, debba essere accettato tout court e possa prescindere da una forte assunzione di responsabilità politica: una responsabilità che in questa prima fase, con il mancato coinvolgimento di chi ogni giorno tocca con mano e gestisce i reparti ospedalieri oncologici, né lui né Fedriga hanno esercitato fino in fondo e con equità".

"Un ultimo appello, infine, lo rivolgo ai colleghi consiglieri di Maggioranza pordenonesi: fate sentire la vostra voce e non siate piegati a prescindere sulle volontà di Riccardi, ne va della dignità e della qualità della vita dei cittadini del Friuli Occidentale", chiosa Putto. ACON/COM/rcm



  • Marco Putto (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg)
    Marco Putto (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg)