SALUTE. PUTTO (PAT-CIV): PIANO ONCOLOGICO FVG PREOCCUPA DIRIGENTI ASFO
(ACON) Trieste, 3 gen - "In queste ore si sta consumando una
preoccupante, e fino ad oggi mai vista, lacerazione tra politica
regionale e vertici sanitari degli ospedali del Friuli
Occidentale, in particolare di quello di Pordenone".
Lo afferma in una nota Marco Putto, consigliere regionale di
Patto per l'Autonomia-Civica Fvg che spiega: "Il documento che
avvia la riorganizzazione della Rete oncologica regionale, calato
dall'alto dalla Giunta Fedriga e già oggetto di ripetuti rinvii
da parte dell'assessore Riccardi, sia al Cal, sia in III
Commissione consiliare (sull'argomento si stanno registrando veti
incrociati e frizioni interne alla Maggioranza), ha visto la
contrarietà di ben 37 tra direttori e primari dell'Aazienda
sanitaria Asfo, legittimamente preoccupati per l'ennesima sberla
che il Centrodestra ha rifilato alla sanità del Friuli
Occidentale e firmatari di un appello finalizzato a non
depotenziare ulteriormente l'ospedale pordenonese".
"Evidentemente - rincara Putto - a questa Giunta regionale non
basta depotenziare i punti nascita della Destra Tagliamento,
lasciandone solo uno per una popolazione di 300mila abitanti
quando Udine ne conta ben 4 su 500mila; non basta continuare a
rifilare a Pordenone il minor finanziamento pro capite in regione
per quanto riguarda la sanità; non basta neanche svilire
l'autonomia gestionale del Cro di Aviano, costretto ad avere un
direttore generale ad interim e in comune con Asfo".
"L'affronto piú preoccupante, nel merito tecnico, si registra nel
voler togliere a Pordenone diverse chirurgie oncologiche di
eccellenza (come polmone, esofago, pancreas) portandole a Udine,
anche se i risultati clinici, sia come numeri che come tecnogie
impiegate, a Pordenone sono maggiormente performanti. Per non
essere sterilmente campanilistici e qualunquisti (o come ama dire
Riccardi 'tale-buoni'), dico che é evidente che riorganizzare la
sanità é un'operazione complessa e che qualche taglio va
necessariamente fatto. Ma ciò - evidenzia il consigliere di
opposizione - deve avvenire dopo aver coinvolto nelle scelte i
professionisti del settore e non a senso unico, operando tagli
unicamente contro un solo territorio".
"Indubbiamente il corposo documento predisposto da Fasola non é
da buttare, ma a questi gravi primi errori di mancato
coinvolgimento degli operatori del settore va trovato subito
rimedio, riscrivendo assieme a loro le parti che penalizzano il
Friuli Occidentale e redistribuendo sacrifici anche altrove.
Riccardi - ammonisce l'esponente dei civici - non sia cosí
ingenuo da pensare che solo perché il documento é stato scritto
sa un autorevole tecnico, Fasola, debba essere accettato tout
court e possa prescindere da una forte assunzione di
responsabilità politica: una responsabilità che in questa prima
fase, con il mancato coinvolgimento di chi ogni giorno tocca con
mano e gestisce i reparti ospedalieri oncologici, né lui né
Fedriga hanno esercitato fino in fondo e con equità".
"Un ultimo appello, infine, lo rivolgo ai colleghi consiglieri di
Maggioranza pordenonesi: fate sentire la vostra voce e non siate
piegati a prescindere sulle volontà di Riccardi, ne va della
dignità e della qualità della vita dei cittadini del Friuli
Occidentale", chiosa Putto.
ACON/COM/rcm