AMBIENTE. CELOTTI (PD): NECESSARIO RIVEDERE LA "TASSA SULLA PIOGGIA"
(ACON) Udine, 17 gen - "Il rischio idrogeologico e la
conseguente messa in sicurezza dei territori deve essere una
priorità per la politica, ma i cittadini, pur comprendendo questa
necessità ed essendo disposti a contribuire, non possono pagare
balzelli iniqui. Le oltre mille firme raccolte dai cittadini del
Friuli Collinare contro la cosiddetta "tassa sulla pioggia"
introdotta dal Consorzio di bonifica della pianura friulana, non
possono essere ignorate: la Regione si attivi a partire dalla
Quarta commissione consiliare, per arrivare a una revisione del
piano di contribuenza".
Lo afferma, in una nota, la consigliera regionale Manuela Celotti
(Pd) che oggi a Udine ha preso parte all'incontro con il
presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin, durante il
quale i rappresentanti dei comitati spontanei dei comuni di Buja,
Treppo Grande, Colloredo di Monte Albano e Majano hanno
annunciato di aver raccolto oltre mille firme e hanno espresso le
loro rimostranze su quella che hanno ribattezzato "tassa sulla
pioggia".
"Oggi il presidente Bordin ha dato la sua disponibilità ad
ascoltare le ragioni dei cittadini e ci auguriamo che il prossimo
passo sia quello di poter audire in commissione gli assessori
regionali all'Ambiente e all'Agricoltura, le competenti direzioni
regionali, i vertici del Consorzio di bonifica, i sindaci dei
Comuni che sono stati interessati dalla nuova contribuzione e le
rappresentanze del comitato che in questi mesi ha raccolto le
firme, al fine di arrivare a una revisione di un Piano che
consideriamo iniquo, perché introduce la contribuenza solo in
alcune parti del territorio", commenta ancora la consigliera dem
che a febbraio dello scorso anno aveva già portato la questione
in Consiglio regionale attraverso un'interrogazione con la quale
chiedeva alla Giunta di chiarire la legittimità delle
contribuzioni introdotte dal nuovo piano di classifica del
Consorzio e approvato dalla stessa Giunta a fine 2023.
"Abbiamo molti dubbi sul fatto che le case o i condomini situati
in collina godano di un beneficio diretto per l'attività che il
Consorzio svolge anche a diversi chilometri di distanza. Se il
presupposto è che qualsiasi goccia di pioggia, a prescindere da
dove cade, arriva al mare attraverso la rete idrografica, allora
l'onere che ne deriva deve valere per tutti o per nessuno, mentre
a oggi solo una parte dei cittadini è chiamata a pagare la
contribuenza. È dunque necessario, conclude Celotti, "che la
Regione affronti questo tema, e garantisca trattamenti organici e
uguali criteri su tutto il territorio".
ACON/COM/fa