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SALUTE. LIGUORI (PAT-CIV): CARENZA FARMACIE NELLE VALLI DEL NATISONE

22.01.2025
15:17
(ACON) Trieste, 22 gen - "La presenza di servizi farmaceutici nelle Valli del Natisone continua a ridursi. Con la chiusura della farmacia di Pulfero il 31 dicembre scorso, l'area che comprende sette comuni può contare ormai su sole due farmacie, una situazione che richiede un'attenta valutazione delle politiche sanitarie territoriali". Lo evidenzia in una nota Simona Liguori, consigliera regionale di patto per l'Autonomia-Civica Fvg.

"È preoccupante che in un territorio già caratterizzato da criticità logistiche - dichiara la Liguori - si continui a registrare una progressiva diminuzione dei servizi essenziali. La Regione ha il dovere di intervenire con misure concrete per garantire il diritto alla salute dei cittadini, soprattutto nelle aree periferiche dove la popolazione è prevalentemente anziana".

"Il fenomeno della riduzione dei presidi farmaceutici nella zona ha radici profonde: nel 2002 - fa sapere ancora la consigliera - aveva chiuso la farmacia di Savogna, seguita negli anni da quella di Stregna. I tentativi di sopperire attraverso dispensari farmaceutici hanno mostrato limiti significativi: dopo vari passaggi di gestione, anche il dispensario di Grimacco ha cessato l'attività la scorsa estate".

"Non possiamo permetterci di lasciare la popolazione delle Valli del Natisone in questa situazione. Ho presentato un'interrogazione alla Giunta regionale perché è necessario un piano strategico che coinvolga tutti gli attori del territorio: sindaci, associazioni di categoria e comunità locali. Servono soluzioni innovative e sostenibili per garantire un servizio farmaceutico adeguato. La questione - evidenzia ancora l'esponente dei civici - solleva interrogativi importanti sulle strategie che la Regione intende adottare per garantire i servizi sanitari nelle aree montane. L'interrogazione presentata chiede infatti alla Giunta di chiarire quali misure concrete verranno messe in campo, sia nell'immediato che nel lungo termine, per assicurare una distribuzione più omogenea delle farmacie sul territorio".

"È fondamentale ripensare il modello di assistenza farmaceutica nelle aree montane. Non si tratta solo di mantenere aperte le farmacie esistenti, ma di sviluppare un sistema che sia sostenibile nel tempo e che risponda alle reali esigenze della popolazione. La Regione - chiosa la Liguori - deve farsi carico di questa responsabilità e incentivare il mantenimento dei servizi essenziali nelle aree meno densamente popolate". ACON/COM/rcm



  • Simona Liguori (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg)
    Simona Liguori (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg)