SICUREZZA. FORZA ITALIA: POTENZIARE CPR DI GRADISCA, NON CHIUDERLO
(ACON) Trieste, 23 gen - "Dopo le sei ore di guerriglia di
martedì sera, con nove feriti, incendi e il lancio di sassi,
spranghe e addirittura un boiler, a fronte della denuncia di
Raffaele Padrone, referente per Forza Italia a Pordenone in
materia di sicurezza, ribadiamo che il Centro di permanenza per i
rimpatri (Cpr) di Gradisca non deve essere chiuso, ma potenziato.
Soprattutto, dobbiamo creare le condizioni affinché gli agenti
delle Forze dell'Ordine lavorino in sicurezza, sia sotto il
profilo strumentale che dal punto di vista della copertura delle
leggi. Non è ammissibile che sul posto di lavoro si rischi
l'incolumità. La politica deve prendere posizione e dare una
dimostrazione di maturità e serietà, astraendo dalle appartenenze
e superando conflittualità ideologiche. Qui si discute della
sicurezza dei cittadini e degli agenti delle forze dell'ordine.
Forza Italia proseguirà a presentare atti che tutelino gli
aggrediti e puniscano gli aggressori".
Così Andrea Cabibbo, Roberto Novelli e Michele Lobianco,
consiglieri regionali di Forza Italia, nel ribadire in una nota
"l'urgenza di dare un segnale forte e chiaro ai cittadini, alle
Forze dell'Ordine e anche ai facinorosi, ai delinquenti, ai
violenti. Non possiamo permettere che l'assenza dei valori e la
convinzione di vivere in una condizione di impunità perenne e
inviolabile incoraggi qualcuno a delinquere, spaventare e
aggredire donne, bambini, ragazzini e persone sole. In questa
ottica, non possiamo pensare di regredire sul tema della
sicurezza ma, anzi, dobbiamo compiere qualche passo in avanti,
valutando anche l'ipotesi, già sostenuta da Forza Italia, di
realizzare un hotspot per i migranti".
Cabibbo, Novelli e Lobianco ricordano che "la guardia alta sul
tema della sicurezza e delle misure finalizzate a combattere la
violenza è certificata anche da provvedimenti approvati dal
Consiglio regionale con l'ultima legge di stabilità proprio su
proposta di Forza Italia. Chi si mette un coltello in tasca non
pensa all'autodifesa, ma a compiere un atto deliberatamente
violento. Per questo, abbiamo destinato 40mila euro alle
Prefetture per l'acquisto di metal detector portatili da
utilizzare in luoghi sensibili".
ACON/COM/rcm