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FOTOVOLTAICO. DI BERT (FP): DDL 38 TUTELA FVG E AVVIA TRANSIZIONE

25.02.2025
13:43
(ACON) Trieste, 25 feb - "Si tratta di una disciplina estremamente tecnica e di grande complessità, il cui fine di garante dei valori territoriali è di palese evidenza". Così Mauro Di Bert (Fedriga presidente), terzo relatore per la maggioranza del disegno di legge 38 sull'installazione di impianti a fonti rinnovabili (Fer).

"Con tale norma - ha esplicitato Di Bert - la Regione vuole operare percorsi di tutela delle bellezze del nostro territorio e, al contempo, preservare le comunità locali da un uso non pianificato del suolo che possa compromettere le funzioni fondamentali che lo stesso ha sempre svolto. Al contempo, c'è l'esigenza di avviare un ragionato percorso di transizione energetica".

Il consigliere ha, quindi, ripercorso le tappe normative: "Il ddl 38 ha radici in un provvedimento ministeriale del 2010 con cui lo Stato aveva emanato le Linee guida per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili. Da lì, l'iter è stato lungo e tormentato. Il tema è stato già più volte discusso in quest'Aula: con la legge regionale 16/2021, impugnata in parte dal Governo con l'effetto di lasciare il territorio senza un quadro normativo chiaro e preciso per la gestione degli impianti da fonti rinnovabili di maggior Impatto; poi il decreto legislativo 199/2021 con l'imposizione alle Regioni di individuare le aree idonee e non idonee per l'installazione di impianti Fer, ma previa approvazione di strumenti attuativi di livello statale emanati solo a giugno dello scorso anno".

"Ricordo - ha aggiunto - che a novembre 2023 ho depositato una mozione, sostenuta dal Gruppo Fedriga presidente e approvata dal Consiglio regionale a febbraio 2024, che impegnava la Giunta a valutare una disciplina transitoria per la realizzazione di impianti fotovoltaici di potenza superiore a 1 MW, in attesa dei provvedimenti statali". Non ultimo, l'Aula "ha approvato la Lr 3/2024 contenente un primo impianto normativo teso a disciplinare la realizzazione di impianti fotovoltaici".

A giugno 2024, dunque, il Governo "ha definito i criteri per l'individuazione delle aree idonee e non idonee e ha assegnato alle singole Regioni target specifici di produzione energetica da raggiungere entro il 2030: 1.960 MW per il Fvg. Ciò ha permesso, mediante il ddl in discussione, di regolamentare in maniera chiara le installazioni per la produzione delle Fer. La volontà - ha rimarcato il relatore - è quella di promuovere l'installazione degli impianti a fonti rinnovabili, ma mirando al loro insediamento in aree già urbanizzate e in contesti edificati quali tettoie, parcheggi, aree di servizio, privilegiando zone industriali, commerciali o artigianali nonché superfici già artificiali e compromesse quali discariche, aree militari dismesse e sistema infrastrutturale".

"Ed è qui la chiave di volta della norma: guidare l'installazione di impianti Fer contrastando la loro proliferazione indiscriminata, sostenendo l'attrattività e la competitività dei nostri luoghi. Il testo mira a tutelare, attraverso l'individuazione di aree non inidonee, le superfici di pregio o particolare sensibilità sotto i profili culturale e paesaggistico, proteggendo contesti quali aree naturali, parchi e riserve, aree caratterizzate da pericolosità geologica e a profonda vocazione agricola". Per Di Bert, come sempre "l'articolato potrà subire i necessari adeguamenti in corso di attuazione". ACON/RCM-fc



  • Mauro Di Bert (Fp)
    Mauro Di Bert (Fp)