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AUTONOMIA. CAPOZZI (M5S): INCONTRO 28/2 A TS ORE 17.30 SU QUALE FUTURO

27.02.2025
13:7
(ACON) Trieste, 27 feb - "L'autonomia differenziata ha sancito la fine del concetto di solidarietà tra Regioni. Questo principio, infatti, non si preoccupa della perequazione per i territori con minore capacità fiscale per abitante e rischia così di acuire il divario tra le Regioni, rispetto a prestazioni relative ai diritti importantissimi dal punto di vista civile e sociale in contrasto con il principio supremo di unità e indivisibilità della Repubblica".

Questi, attraverso le parole in una nota della consigliera regionale Rosaria Capozzi (Movimento 5 Stelle), saranno alcuni dei contenuti apertamente critici che emergeranno nel corso dell'incontro pubblico "Autonomia differenziata - Quale futuro per l'Italia?" che i pentastellati hanno organizzano per domani, venerdì 28 febbraio, nella sala Tessitori di piazza Oberdan 5, a Trieste.

"La complessità amministrativa - specifica la Capozzi in sede di presentazione dell'evento - crescerà inevitabilmente in maniera esponenziale, questa volta su tutto il territorio nazionale. A quel punto, il rischio sarà quello di rendere difficile la vita ai cittadini ma anche alle imprese, costrette (soprattutto quando di carattere sovraregionale) a misurarsi con regolamentazioni diverse da un luogo all'altro, dovendo così confrontarsi con 21 legislazione differenti".

"L'incontro - fa sapere ancora la consigliera - è a ingresso libero e inizierà alle 17.30, introdotto Elena Danielis (coordinatrice regionale del M5S per il Fvg). Altri due analoghi appuntamenti tematici, dei quali verrà data completa comunicazione nella giornata di domani, sono già in programma per sabato 1 marzo a Udine (alle 10.30 nella sala Pasolini di via Sabbadini 31) e a Monfalcone (alle 15 nella sala dell'ex Pretura, in piazza della Repubblica 25)".

A Trieste i lavori saranno aperti da un intervento della stessa Capozzi, "al quale fanno seguito quelli di Stefano Patuanelli (capogruppo al Senato del M5S), Piero Gurrieri (avvocato e autore del libro 'Autonomia differenziata: Come la Destra ha spaccato l'Italia') e Daniele Dovenna (comitato Difesa della Costituzione Trieste)".

"Da qualunque prospettiva la si consideri, l'autonomia differenziata creerà disagi inevitabili. Uno dei punti più controversi - aggiunge ancora l'esponente del M5S - è quello relativo al finanziamento dei livelli essenziali di prestazione che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale, tutelando costituzionalmente i 'diritti civili e sociali' di cittadine e cittadini. L'entità di questi finanziamenti andrebbe stabilita prima delle richieste di autonomia, in modo tale da avere chiaro il quantitativo di risorse di cui necessita ogni Regione richiedente".

"Tuttavia, la riforma Calderoli prevista nella legge 86/24 è stata smantellata nel suo cuore - conclude la Capozzi - dalla prima pronuncia della Corte costituzionale. Il che ci porta a dire che non si potrà parlare di autonomia differenziata, così come l'hanno concepita i leghisti. L'autonomia differenziata subirà comunque una decisa revisione in Parlamento, una riscrittura così come suggerito dalla stessa Corte, mantenendo al centro i valori di sussidiarietà e solidarietà nel pieno rispetto della Costituzione, delle indicazioni della Consulta e del principio di unità nazionale". ACON/COM/rcm



  • La locandina dell'evento
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