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AMBIENTE. PELLEGRINO (AVS): NO A CANALE DERIVATORIO CONSORZIO PIANURA

26.03.2025
11:01
(ACON) Trieste, 26 mar - "A che punto è l'iter del Paur/30 per il progetto di canale derivatorio del Consorzio bonifica pianura friulana che tanti interrogativi e preoccupazioni ha suscitato nei territori interessati? Dopo il rinvio a data da destinarsi delle due Conferenze dei servizi attinenti a quest'opera, se lo chiedono Legambiente, il Comitato di difesa del bacino montano del Tagliamento, il Comitato Salviamo il lago di Cavazzo e il Comitato La Risorgiva, mentre da parte mia attendo risposta all'analitica interrogazione sul tema depositata in IV Commissione consiliare Ambiente".

Lo dichiara in una nota la consigliera Serena Pellegrino, esponente di Alleanza Verdi e Sinistra in Consiglio regionale e vice presidente della IV Commissione Ambiente, annunciando sul tema una conferenza stampa congiunta, organizzata per sabato 29 marzo, a Udine, alle ore 11, nella sede della Regione Fvg in via Sabbadini. Parteciperanno, insieme a Pellegrino, Franceschino Barazzutti, Sandro Cargnelutti, Claudio Polano ed Enrico Querini.

"Il tema sul quale svilupperemo molteplici osservazioni - spiega Pellegrino - è il canale derivatorio, del costo di 105 milioni di euro, con una portata tra i 10 e i 15 mc/sec, nel periodo estivo, che dovrebbe prelevare le acque del canale Sade, emissario del lago di Cavazzo, in Comune di Trasaghis, convogliandole oltre il Tagliamento con una canalizzazione sotto la falda freatica alimentata dal fiume stesso, con il potenziale rischio di determinare interferenze gravi sulla risorgenza a valle, per poi attraversare il territorio del Comune di Osoppo fino al un canale sussidiario a Campolessi di Gemona".

"Contro questo devastante progetto - approfondisce la consigliera regionale - si sono dichiarati contrari in seduta comune i Consigli comunali di Bordano, Cavazzo, Osoppo e Trasaghis, oltre a vari altri Enti come l'Autorità di bacino, l'Autostrada Udine/Tarvisio, Legambiente, Comitati locali, ditte e privati cittadini. Tra le motivazioni, da rilevare il pesante impatto ambientale sul territorio che dovrebbe essere attraversato e il mantenimento del livello del lago di Cavazzo a seguito del previsto prelievo".

"Ma soprattutto - aggiunge Pellegrino , sussistono fondate preoccupazioni per i potenziali rischi a carico della falda acquifera tilaventina, che contribuisce per il 70% al soddisfacimento idropotabile del Consorzio Acquedotto Friuli Centrale al servizio di una quarantina di Comuni della Bassa fra i quali Lignano, che in estate ospita centinaia di migliaia di turisti".

"I portatori di interesse - riferisce l'esponente di Avs - ricordano che ultimi studi relativi a questa importante falda freatica risalgono al periodo 1980-2000 e pertanto, in conseguenza del cambiamento climatico in atto, devono assolutamente essere aggiornati e verificati, certamente non solo con un modello matematico quale è stato presentato dal Consorzio. Inoltre e giustamente, sottolineano che nell'ordine di utilizzo delle acque la priorità è riservata all'uso potabile per il consumo umano, con specifiche norme a protezione della salute e delle risorse idriche da potenziali rischi".

"I Comitati, le associazioni e i cittadini - continua la consigliera regionale - vogliono sapere i motivi per cui la Direzione regionale Ambiente ha bloccato la procedura in corso e quali saranno gli sviluppi del Paur/30. Fino a quando non si conosceranno le motivazioni dei rinvii delle conferenze di servizi è inevitabile pensare che, nonostante il Governo regionale appoggi quest'opera, gli Uffici abbiano ravvisato criticità o risposte insufficienti o parziali nel progetto e di conseguenza abbiano bloccato il suo iter".

"Va riconosciuta ed evidenziata - conclude Pellegrino - la risposta delle comunità territoriali che rappresentano un autentico eco mosaico e un poliedrico insieme di aspettative per il futuro e il bene comune, tra la montagna e la pedemontana carnica, sostenuta in questi anni a tutti i livelli dalle istituzioni locali e soprattutto dai Comitati, che hanno determinato una forte presa di coscienza dei cittadini e un corale appello alla definitiva archiviazione di questo impattante progetto, già respinto dalla Giunta Biasutti nel 1987". ACON/COM/sm



  • Serena Pellegrino (Avs)
    Serena Pellegrino (Avs)