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INDUSTRIA. II COMM, AUDIZIONE CONSORZI: SERVONO ALLOGGI, MENSE E ASILI

07.04.2025
17:43
(ACON) Trieste, 7 apr - Non c'è solo la classica manutenzione delle aree stradali e ferroviarie nella vita quotidiana dei consorzi di sviluppo economico locale. Sempre più spesso questi bracci operativi della Regione, come li ha definiti oggi in II Commissione l'assessore alle Attività produttive, si occupano anche di alloggi da destinare a chi andrà a lavorare nelle aree industriali, di asili nido, di mense, di ristoranti e di bar. In altre parole sono i servizi la nuova frontiera dell'impegno a rendere sempre più attrattivo il Friuli Venezia Giulia, favorendo l'insediamento delle aziende.

Tutti aspetti emersi nel corso dell'audizione di oggi nell'aula del Consiglio regionale, una seconda convocazione sul tema del futuro economico del Fvg che era stata richiesta da alcuni consiglieri del Partito democratico.

È stata la rappresentante di Coselag (Consorzio di sviluppo economico locale dell'area giuliana) a porre per prima il problema della crisi degli alloggi e l'opportunità di mettere a disposizione a prezzi calmierati gli edifici destinati a civile abitazione presenti nell'area industriale triestina.

Un argomento, quello della residenzialità della manodopera, ripreso dal presidente del Cosint (Consorzio di sviluppo economico locale di Tolmezzo-Carnia), che ha insistito sull'opportunità di privilegiare recupero e riqualificazione dei siti dismessi. Il presidente del Coseveg (Consorzio di sviluppo economico della Venezia Giulia) ha poi spiegato che asili nido e mense sono elementi importanti per rendere le aree maggiormente attrattive.

Da parte del presidente del Cosef (Consorzio sviluppo economico del Friuli) è arrivata l'indicazione della preferenza di molte aziende per il trasporto su ferro, con i relativi investimenti sulle rotaie, e un dato sintetico di bilancio che parla di lavori per 14 milioni di euro conclusi entro la fine del 2025, mentre altri 40 milioni dovrebbero essere "messi a terra" tra il 2026 e il 2028. Il presidente del Consorzio del Ponterosso Tagliamento è poi tornato sul tema dei servizi alle persona come asili e mense, in un modello sempre più all'inglese, in modo da attrarre personale e di conseguenza anche imprese. Andrebbero anche pensati incentivi a favore dei Comuni che per carenze economiche faticano a gestire le aree industriali di loro competenza. Il rappresentante del Nip (Consorzio per il nucleo di industrializzazione della provincia di Pordenone) ha infine ribadito la necessità di portare nel territorio nuovi lavoratori e nuove famiglie.

In sede di dibattito, alcuni consiglieri del Pd hanno chiesto chiarimenti sulla ripartizione dei 75 milioni di fondi regionali destinati ai Consorzi, così come sui tempi di realizzazione dei progetti e sul tema dell'export, con un'osservazione relativa al Pil del Fvg che da 4 anni cresce meno della media nazionale, mentre dal gruppo Misto è arrivata una domanda sul problema dei cervelli in fuga e delle azioni per contrastare questo fenomeno.

Non è mancato un accenno all'argomento del giorno a livello internazionale, quello dei dazi decisi dagli Stati Uniti, benché il presidente della Seconda, del gruppo di Fratelli d'Italia, avesse invitato a restringere il terreno del dibattito agli argomenti all'ordine del giorno, rimandando l'approfondimento sulle tariffe doganali, già richiesto dall'Opposizione, a una successiva seduta di commissione.

L'assessore regionale alle Attività produttive non si è comunque sottratto a un'analisi più ampia osservando come il Fvg, regione votata più di altre alle esportazioni in particolare verso Usa e Germania, non possa che soffrire l'attuale sconquasso borsistico a livello mondiale. E se è vero che l'Agenda Manifattura 2030 immagina da tempo nuovi mercati di sbocco, è necessario che le imprese Fvg, in grandissima parte piccole o medie, crescano sul piano dimensionale. L'assessore ha infine ricordato che dal 2016 i consorzi hanno già portato avanti 160 progetti, di cui 93 conclusi, e che la Regione ha messo loro a disposizione in questi anni quasi 300 milioni di euro. ACON/FA



  • Un momento della seduta odierna della II Commissione
    Un momento della seduta odierna della II Commissione
  • I consiglieri della II Commissione durante i lavori
    I consiglieri della II Commissione durante i lavori