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AMBIENTE. PELLEGRINO (AVS): POLITICA SILENTE SU BIOGAS A PAGNACCO

17.04.2025
15:59
(ACON) Trieste, 17 apr - "Solo vaghezza sugli intenti politici della direzione centrale Difesa dell'ambiente e molti tecnicismi amministrativi nella risposta dell'assessore Scoccimarro all'interrogazione con cui oggi in Consiglio regionale ho rappresentato il bisogno di ascolto e risposta delle istanze della cittadinanza e degli enti locali sui prevedibili impatti ambientali dell'impianto che si vuole installare a Pagnacco, sui rischi per la salute pubblica, sulle ricadute negative sulle aree residenziali e delle attività produttive".

Lo dichiara, in una nota, la consigliera regionale Serena Pellegrino di Alleanza Verdi Sinistra.

"In sostanza - spiega Pellegrino - le preoccupazioni e la volontà dei cittadini del territorio dovranno per ora essere rappresentate nelle dichiarazioni di dissenso dei Comuni in conferenza di servizi, per ora blindata all'interno di un procedimento estremamente semplificato: la politica, per tema di interferire con i meccanismi amministrativi, tace. Ma oggi sarebbe bastato riconoscere che c'è consapevolezza, nei banchi della Giunta, sul fatto che un impianto a biogas, che utilizzerà anche effluenti degli allevamenti zootecnici insieme a svariate tonnellate giornaliere di materiale cerealicolo, paglia e siero, avrà un impatto nell'ambiente, impegnerà in maniera pesante la viabilità locale vista la distanza con i produttori delle materie prime da utilizzare, coinvolgerà con le proprie emissioni e scarichi le aree residenziali, quelle commerciali e quelle produttive".

"Produrre energie rinnovabili da biogas - continua la vicepresidente della IV Commissione -, in termini di interferenze emissive e inquinanti, quotidiane e costanti, con l'ambiente e con le comunità che vivono e lavorano nell'area, seppur previsto in un'area astrattamente idonea, è ben diverso dal fotovoltaico, e su questo progetto la direzione Difesa dell'ambiente avrebbe potuto cominciare a concretizzare l'ordine del giorno, approvato dal Consiglio, che ha impegnato la Giunta a prevedere il coinvolgimento delle comunità interessate".

"Il fatto di aver sottaciuto da parte dei proponenti, dei professionisti, ma soprattutto della Giunta regionale, il progetto di questo impianto denota una cosa: il progetto non può che essere fortemente impattante, perché in caso contrario ci sarebbero state tutte le ragioni per darne ampiamente notizia - sottolinea l'esponente delle Opposizioni -. La questione del progetto di Pagnacco, sullo sfondo del procedimento amministrativo che procede secondo le regole stringenti stabilite dalle norme, è una questione politica e, come è accaduto per l'acciaieria in laguna, deve essere risolta dalla politica".

"Intendo dire che credo ci siano i margini di intervento della politica regionale per la salute dei cittadini e per il bene dell'ambiente: auspico che la prudenza della nuova legge sulle localizzazioni degli impianti a fonte rinnovabili, deficitaria di quelle specifiche linee guida per gli impianti a biogas per la produzione di elettricità o biometano, si accompagni a più coraggiose consapevolezze sulla necessità di assicurare certezze di rispetto e sicurezza per la popolazione", conclude la nota. ACON/COM/mv



  • Serena Pellegrino (Avs)
    Serena Pellegrino (Avs)