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AMBIENTE. INQUINANTI PFAS, OK UNANIME A MOZIONI PELLEGRINO E MASSOLINO

17.04.2025
18:48
(ACON) Trieste, 17 apr - Sono state approvate all'unanimità dall'Aula le due mozioni in tema di contrasto all'inquinamento da sostanze perfluoroalchiliche, meglio conosciute come Pfas, che vedevano come prime firmatarie Serena Pellegrino (Avs) e Giulia Massolino (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg).

"Sul piano normativo - ha detto Pellegrino illustrando la sua mozione - si sta facendo ancora troppo poco, nonostante le evidenze scientifiche che tali sostanze siano letali per la salute umana. La mozione si colloca in un contesto molto dinamico: il 21 marzo è stato, infatti, trasmesso al Senato un decreto legislativo, elaborato dal ministero della Salute con il supporto tecnico-scientifico dell'Istituto superiore di sanità. L'articolato del decreto specifica che sono le Regioni e le Province autonome le autorità ambientali in capo alle quali sussiste la responsabilità di adottare, con ogni tempestività, e comunque non oltre il 12 gennaio 2026, le misure necessarie a garantire che le acque destinate al consumo umano soddisfino i previsti valori di parametro dei Pfas".

"Il decreto - ha spiegato ancora Pellegrino - abbassa i limiti Pfas per la presenza nelle acque potabili a 20 nanogrammi per litro e introduce parametri, seppur troppo poco restrittivi, per il Tfa che si caratterizza per la spaventosa capacità di persistere e diffondersi ovunque, anche lontanissimo dal sito origine dell'inquinamento. In attesa delle conclusioni dell'iter legislativo, va detto che si poteva fare meglio abbassando i limiti a 4 nanogrammi come hanno fatto gli Usa o a 2 nanogrammi, come ha fatto la Svezia". "La Regione Fvg - ha aggiunto l'esponente di Opposizione - può fare la sua parte e pretendere il cosiddetto zero tecnico, peraltro già raccomandato dall'Ispra".

Non diversa la posizione di Giulia Massolino che ha ricordato come "la Francia abbia approvato a larga maggioranza una legge sui Pfas che dal primo gennaio 2026 ne vieterà l'impiego per la produzione, l'importazione, l'esportazione e la commercializzazione in diverse categorie di merci, divieto esteso a qualsiasi prodotto tessile dal 2030". "In Veneto - ha detto ancora l'esponente autonomista - il Pfas ha causato danni ingenti. Non aspettiamo di trovarci in una situazione simile".

La richiesta avanzata dalle consigliere nelle due mozioni era dunque quella di agire tempestivamente, con misure ad hoc. Mozioni che sono state accolte favorevolmente da tutta l'Aula, dopo che nel corso della discussione erano state apportate modifiche trasversalmente condivise tra i gruppi politici.

Nello specifico, dunque, le mozioni impegnano la Regione "ad effettuare uno studio coordinato sull'utilizzo agronomico dei fanghi di depurazione che integri gli esiti della ricerca dei Pfas, Pfos e Pfoa sui corpi idrici superficiali e sotterranei, utilizzati anche ad uso potabile con lo scopo di eseguire monitoraggi per rilevare la presenza delle sostanze per e polifluoro alchiliche; ad introdurre nelle imprese alimentari che dispongono di approvvigionamento idrico autonomo percorsi informativi sui rischi derivanti dall'uso di sostanze contenenti Pfas negli alimenti; a procedere durante le visite ispettive Aia all'effettuazione di interviste ai gestori sulla presenza e utilizzo di tali sostante nel loro processo produttivo, nonché ad aggiornare costantemente i dati dei monitoraggi eseguiti per i piani di tutela delle acque e dare un proprio contributo a livello nazionale sul recepimento delle direttive europee in materia".

"Alle mozioni sono state apportate modifiche sostanziali - ha spiegato Lucia Buna (Lega) prima firmataria dell'emendamento sostitutivo alla mozione di Pellegrino - affinchè il tema Pfas sia affrontato con responsabilità e ci siano nuovi controlli sugli inquinanti che possono insediarsi nelle falde acquifere. Questo è un tema molto sentito per il nostro territorio, pur non essendo il Fvg in una fase emergenziale". Medesima l'opinione di Markus Maurmair (FdI), firmatario dell'emendamento sostitutivo alla mozione Massolino.

Da parte sua, Furio Honsell (Open Sinistra Fvg) ha sottolineato "la necessità di monitorare anche altre tipologie di sostanze artificiali che potrebbero avere conseguenze nocive sulla salute", mentre Rosaria Capozzi (M5S) ha ricordato che "un'inchiesta di Le Monde evidenziava la presenza di Pfas a Premariacco e Porcia e in altre località del Fvg" e che dunque "è bene che la Regione mantenga alta l'attenzione sul tema".

Per Laura Fasiolo (Pd) "si tratta di un'operazione di civiltà che mette il Fvg al passo con altri Paesi europei e altre Regioni italiane, come Umbria e Veneto". ACON/SM-fa



  • Serena Pellegrino (Avs)
    Serena Pellegrino (Avs)
  • Giulia Massolino (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg)
    Giulia Massolino (Patto per l'Autonomia-Civica Fvg)
  • Lucia Buna (Lega)
    Lucia Buna (Lega)
  • Markus Maurmair (Fratelli d'Italia)
    Markus Maurmair (Fratelli d'Italia)
  • Furio Honsell (Open) e Rosaria Capozzi (M5S)
    Furio Honsell (Open) e Rosaria Capozzi (M5S)
  • Laura Fasiolo (Pd)
    Laura Fasiolo (Pd)
  • Un momento dei lavori dell'Aula
    Un momento dei lavori dell'Aula