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FOTOVOLTAICO. POZZO (PD): NORMA CARENTE, CREA CONTRASTI SU TERRITORI

22.04.2025
17:37
(ACON) Trieste, 22 apr - "La necessità di fonti rinnovabili è un presupposto innegabile, ma senza un Governo serio del territorio diventano inevitabili i contrasti che vediamo ormai in diverse zone del Friuli. Dopo anni di attesa, la Regione ha dato vita a una norma carente che non fissa adeguati paletti e che sta creando conflitti sui territori".

Lo ha detto, in una nota, il consigliere regionale Massimiliano Pozzo (Pd) che oggi, insieme al vicesindaco di Udine e responsabile enti locali del Pd Fvg, Alessandro Venanzi, al sindaco di Pradamano, Enrico Mossenta, al segretario provinciale del Pd di Udine, Luca Braidotti, e al consigliere comunale di Martignacco Roberto Busolini, ha preso parte a una conferenza stampa nella sede del Consiglio regionale a Udine, nel corso della quale si è fatto il punto sulla situazione degli impianti fotovoltaici e agrivoltaici nell'area dell'hinterland udinese.

"Il Friuli Venezia Giulia, così come il resto del Paese, ha bisogno delle fonti rinnovabili, siano esse fotovoltaico o biometano, sia per la dipendenza energetica, vista la presenza di imprese energivore, sia e soprattutto perché abbiamo le bollette più care rispetto ad altri Paesi europei", ha ribadito Pozzo ricordando però i "contrasti che si stanno diffondendo a partire dalla Bassa Friulana fino all'hinterland udinese su cui oggi, grazie a Venanzi e Mossenta, abbiamo fatto un focus. Il caso di Pradamano è emblematico per il fotovoltaico, con l'esplosione di richieste che farà raggiungere al Comune alle porte di Udine la cifra record di circa 145 ettari complessivi, pari a quasi il 25 per cento del suolo agricolo comunale".

"Poi c'è il tema del biometano tra Tavagnacco e Pagnacco, dove - rincara il dem - si è creata una situazione molto difficile e pesante, con un progetto decisamente contrastato dalla popolazione. Anche su questo, in occasione della discussione della legge regionale sulle fonti rinnovabili il gruppo del Pd aveva posto l'attenzione sulla necessità di fissare dei paletti sulla distanza dai centri abitati, cosa che poi non è stata fatta".

Di progetti in corso, conclude Pozzo, "ce ne sono diversi, come quello di Pasian di Prato, riguardante un impianto di accumulo di energia che è stato autorizzato dal ministero e richiede puntuali verifiche a livello di sicurezza. Queste e altre situazione vanno gestite, cosa che la norma da poco approvata dal Consiglio regionale sta dimostrando di non riuscire a fare". ACON/COM/rcm



  • Luca Braidotti, Massimiliano Pozzo, Alessandro Venanzi ed Enrico Mossenta
    Luca Braidotti, Massimiliano Pozzo, Alessandro Venanzi ed Enrico Mossenta