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GARANTE FVG. SBRIGLIA: ANCORA POCHI TUTORI MSNA, CARCERI SOVRAFFOLLATE

23.04.2025
15:34
(ACON) Trieste, 23 apr - Sono 136 le segnalazioni trattate dal Garante regionale dei diritti della Persona, Enrico Sbriglia, di cui 36 legate a bambini e adolescenti, altrettante a soggetti a rischio di discriminazione e 64 a persone private della libertà personale. Segnalazioni per la maggior parte chiuse e archiviate e, comunque, in crescita rispetto al 2023 in cui erano state 94. Tra i casi trattati, conflitti e violenze all'interno dei nuclei familiari, l'inclusione a scuola di bambini disabili, discriminazioni in ambito professionale e scolastico e condizioni detentive.

Sono questi alcuni dei dati resi noti dal Garante nel report annuale relativo alle attività 2024 dell'Organo di garanzia. Sbriglia è subentrato a Paolo Pittaro il 1 Ottobre 2024, per cui la gran parte delle attività programmate erano state già realizzate o in lavorazione ma, in gni caso, ha scelto, come lui stesso sottolinea, "la continuità amministrativa, portando a compimento quanto già avviato dal suo predecessore".

Il report annuale evidenzia il rafforzamento delle collaborazioni del Garante con le associazioni del territorio, la stesura di una serie di protocolli e l'organizzazione di molteplici attività di sensibilizzazione a tutela dei diritti delle persone. Entrando più nel dettaglio, Sbriglia evidenzia che "anche nel 2024 sono proseguiti gli interventi per l'istituzione dell'elenco dei tutori volontari di minori stranieri non accompagnati (Msna) previsti dalle legge 47/2017". "Quello dei tutori volontari - spiega - è un ruolo importante e strategico se si vuole provare a governare il fenomeno dell'immigrazione irregolare minorile. È stata, quindi, organizzata la nona edizione del corso formativo per i tutori volontari Msna con l'individuazione di nuovi candidati disponibili all'assunzione, attività di consulenza con gli stessi e la sottoscrizione di un protocollo d'intesa con il tribunale per i minori di Trieste, la Soprintendenza, l'associazione Tutori volontari, l'ufficio regionale per l'Europa e l'Asia centrale dell'Unicef Ecaro, l'Università di Trieste e quella di Udine per la costruzione partecipata di un sistema virtuoso, volto a interventi multidisciplinari, intersettoriali e organici in relazione al fenomeno dei Msna accolti sul territorio regionale e con lo scopo di aumentare il numero di tutori volontari operativi".

Protocollo che, come precisato da Sbriglia, si punta a implementare con altre figure di garanzia quali, ad esempio, il difensore civico e altri soggetti istituzionali.

Il numero dei tutori volontari, come viene evidenziato nel report. continua però a essere insufficiente a livello regionale, (anche se c'è stato un maggior numero di aspiranti ad inizio 2025), soprattutto a causa di una sostanziale mancanza di copertura economica e assicurativa a favore degli stessi. "Sarebbe opportuno - commenta il Garante - prevedere un indennità fissa per equilibrare il peso del grande lavoro che devono svolgere".

"Sempre in tema di minori stranieri, dal 2022 è stato ampliato il raggio d'azione del Garante regionale con l'accoglimento di un maggior flusso di profughi ucraini. "Attività che è proseguita anche nel 2024, e che - assicura - continua ad essere monitorata. Tra le altre azioni legate all'infanzia, si segnalano iniziative per il contrasto al bullismo e al cyberbullismo".

Secondo Sbriglia "vi è la necessità di individuare una cabina di regia a livello regionale per coordinare e ottimizzare le scelte e le politiche che riguardano l'infanzia, possibilmente con il coinvolgimento attivo di bambini e adolescenti; garantire una dotazione di risorse umane e finanziarie ai servizi sociali e sanitari adeguate alle attuali istanze dei territori, nonché promuovere percorsi di formazione ed aggiornamento in linea con le continue modifiche normative e agli assetti organizzativi dei servizi stessi".

Il Garante si sofferma poi sulle case circondariali, "strutture dove permane il sovraffollamento: al 31 dicembre 2024, i detenuti nei cinque carceri del Fvg erano pari a 689 unità su una disponibilità di 484 posti (affollamento del 187,3% nel carcere di Udine e del 158% in quello di Trieste)".

"Sono stati effettuati diversi sopralluoghi nelle carceri - continua Sbriglia - dove si registra carenza di personale, mentre un aspetto positivo è stato rappresentato dall'insediamento di direttori di ruolo in ciascuna delle strutture, permettend così di superare la preesistente situazione di precarietà".

Il Garante sottolinea inoltre che "a Trieste c'è l'esigenza che venga realizzato un nuovo istituto penitenziario in quanto, nonostante l'impegno del personale e delle stesse persone detenute costrette a vivere in contesti non più consentibili sul piano della dignità e della sicurezza, quello attuale non è più in grado di assolvere il suo ruolo. A riguardo - aggiunge - proporrò delle soluzioni possibili finalizzate a valorizzare l'imprenditoria locale delle più importati imprese edili, attraverso l'istituto giuridico del project financing".

"Nei colloqui avuti con le persone detenute, comprese quelle dei circuiti del 41 bis e della massima sicurezza, la prima e la più forte lamentela registrata - riferisce Sbriglia - è stata quella relativa all'ozio forzato. I detenuti non chiedono libertà, ma lavoro per trascorrere il tempo in modo utile e restituire qualcosa di concreto alla società".

Per quanto riguarda i centri di permanenza per il rimpatrio, "quello di Gradisca di Isonzo presenta problematicità pressoché continue, mentre per quello di Gorizia - afferma Sbriglia - è in programma un sopralluogo". Sulle tre Rems istituite in Fvg (Maniago, Udine e Aurisina), ossia le strutture sanitarie che sostituiscono gli ospedali psichiatrici giudiziari, il Garante regionale evidenzia "le criticità derivanti dalla mancanza di personale esperto e formato e la necessità, visti i casi di aggressione subiti e la pericolosità sociale di alcuni utenti, di mantenere alta l'attenzione sull'aspetto della sicurezza degli operatori".

In conclusione, Sbriglia segnala "la necessità di implementare l'organico a sostegno del supporto delle proprie attivita di Garante per far fronte alla programmazione futura", sottolineando come "in questo periodo storico, caratterizzato da una difficile situazione economica e sociale, sia sempre più necessario provvedere alla tutela dei diritti delle persone più vulnerabili con ulteriori iniziative". ACON/SM-fc



  • Il Garante regionale dei diritti della persona, Enrico Sbriglia
    Il Garante regionale dei diritti della persona, Enrico Sbriglia