SALUTE. PELLEGRINO (ACON): NON SI GETTI FANGO SU POPOLAZIONE CARNIA
(ACON) Trieste, 5 mag - Non c'è stata nessuna persona che abbia
dato calci o sputato contro l'auto che riportava l'assessore
Riccardi lontano da Tolmezzo, dopo l'uscita dal parcheggio
privato della Comunità della Carnia, senza aver voluto dire
nemmeno una parola alle centinaia di persone che lo aspettavano
fuori chiedendogli spiegazioni sullo stato di salute in cui versa
il sistema sanitario regionale".
Così, in una nota, la consigliera regionale Serena Pellegrino di
Alleanza Verdi e Sinistra, in risposta alle notizie apparse sui
quotidiani locali sui fatti occorsi a Tolmezzo.
"A riportare la notizia ai media, ripresa immediatamente e senza
alcuna verifica del caso, sono stati i rappresentanti politici
Cacitti (Forza Italia) e Zearo (FdI) neppure presenti. È evidente
- incalza Pellegrino - che qualcuno è stato funzionale ad
attivare quella macchina del fango che si è abbattuta sui
cittadini e le cittadine della Carnia. Qualcuno che, in
contumacia, ha gettato discredito nei confronti di chi confidava
di apprendere dall'esponente di Giunta le sorti di un comparto
sempre più depotenziato e consegnato, peraltro, a un privato
sempre più interessato a un budget regionale che supera la metà
dell'intero bilancio regionale".
"La cosa ancora più grave - evidenzia la consigliera regionale -
è che coloro che hanno riportato la falsa notizia si sono
dimenticati di restituire il fatto che personalmente ho portato,
durante il convegno organizzato per gli amministratori, le
richieste del popolo della montagna che chiedevano all'assessore
di poter sapere, anche loro, quello che si stava narrando a porte
chiuse.
"Sì, a porte chiuse - prosegue l'esponente di Opposizione -
perché anche io, come consigliera regionale, ho faticato non poco
ad entrare. Assicuro che mai mi è capitata una cosa del genere in
veste di rappresentante istituzionali. Una prepotenza mai vista
lungo tutto lo stivale. Questo atto sarebbe da denunciare in uno
stato di diritto dove la rappresentanza istituzionale è sovrana e
invece, furbescamente, si è voluto girare la frittata e dare ai
cittadini la responsabilità di un atto che non c'è stato".
"L'assessore - conclude Pellegrino - dovrà necessariamente
prendersi le responsabilità delle sue scelte andando in Carnia a
parlare apertamente con la popolazione del suo progetto se è
davvero così convinto che non esistano altre soluzioni per un
problema sanitario che è stato creato ad arte".
ACON/COM/sm