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GOVERNO FVG/6. DICHIARAZIONI VOTO: COSOLINI, RUSSO, POZZO, PELLEGRINO

25.06.2025
14:16
L'esponente di Avs accusa il presidente Bordin che replica: "Non sono io ma il regolamento a stabilire i momenti di confronto in Aula"

(ACON) Trieste, 25 giu - Aprendo le dichiarazioni di voto, Roberto Cosolini (Pd) ha spiegato che "davamo per scontato che voleste governare per tutti e 5 gli anni della legislatura. Parlate tanto di aggiornamento, ma nella mozione si legge sempre proseguire e continuare, a parte il passaggio di consegne da Gorizia 2025 a Pordenone 2027". Per il dem potrebbero essere chiamate "elezioni d'autunno". Quanto al rispetto della rappresentatività della Maggioranza in Consiglio, "ricordo che proprio voi avete portato il quorum per eleggere un sindaco nelle città dal 51% al 40,001%. Questo non è rispettate veramente ciò che desiderano gli elettori".

La richiesta di un confronto sui temi elettorali ha dato il via all'intervento di Francesco Russo (Pd), che ha poi parlato in termini di "Maggioranza che non si mette d'accordo sul nulla se non, forse, sulla sopravvivenza, e di nulla è piena la mozione". L'unica novità, per Russo, sta "nel bisogno di ribadire che il presidente Fedriga, eletto solo 2 anni fa con il 64% dei voti e che ha un alto gradimento da parte dei cittadini, è il garante della coalizione. Sentire il bisogno di ribadirlo significa che voi stessi non ne siete così sicuri, infatti avete messo in discussione la fiducia nelle passate settimane. Tutti sanno che il terzo mandato è un'ossessione per il presidente Fedriga e nel documento non se ne parla semplicemente perché non siete d'accordo sul tema. Questa mozione non maschera le vostre beghe, state insieme solo per le elezioni e spartirvi le poltrone; chiudete questo vostro regolamento interno da cui esce rafforzata solo Fratelli d'Italia e pensate al bene dei cittadini".

Massimiliano Pozzo (Pd) trova vi sia "una faglia evidente nella Maggioranza. Ci sarà una guerra fredda che ci farà vedere una stagione di immobilismo sui grandi temi, a prescindere dal terzo mandato: sanità (attuazione del Piano oncologico, riorganizzazione degli ospedali, numero dei Punti nascita), fiume Tagliamento, porto di Trieste, concessioni balneari, investimenti logistici per il territorio udinese, la riforma degli enti locali".

Serena Pellegrino (Avs) ha ripreso la parola per ribadire "che si tratta di una crisi tutta interna nella Maggioranza" ed evidenziare alcuni aspetti di una nuova legge elettorale, come doppia preferenza, proporzionale puro e limiti di mandato, accusando "l'egemonia attuale della Giunta che ha legiferato per il 93%, dunque già si dimostra un potere sproporzionato nelle mani del presidente della Regione". E ha poi accusato il presidente del Consiglio, Mauro Bordin, di aver "mancato al suo ruolo di garante verso i consiglieri di ampliare il dibattito in Aula quando gli assessori hanno rimesso le deleghe nelle mani di Fedriga".

"Non sono io che stabilisco i momenti di confronto in Aula, ma il regolamento; io non ho il potere di costringere un presidente a intervenire, semmai sareste dovuti essere voi ad attivare le procedure in tal senso", è stata la risposta a stretto giro di Bordin.

6- segue ACON/RCM-fc



  • Roberto Cosolini (Pd)
    Roberto Cosolini (Pd)
  • Francesco Russo (Pd)
    Francesco Russo (Pd)
  • Massimiliano Pozzo (Pd)
    Massimiliano Pozzo (Pd)
  • Serena Pellegrino (Avs)
    Serena Pellegrino (Avs)
  • Il presidente del Cr Fvg, Mauro Bordin
    Il presidente del Cr Fvg, Mauro Bordin