EDILIZIA. DDL 36, RELATORI MAGGIORANZA: RIQUALIFICA PATRIMONIO PRIVATO
(ACON) Trieste, 25 giu - "Riqualificare il patrimonio
immobiliare privato, in linea con la direttiva europea del 2024,
migliorare l'efficienza energetica degli edifici e ridurre le
emissioni di gas serra". Sono questi, nella sintesi del relatore
di maggioranza Lucia Buna (Lega), gli obiettivi del disegno di
legge 36 oggi all'esame dell'Aula.
Si tratta dunque di "promuovere la rigenerazione urbana e
l'efficientamento energetico mediante interventi di manutenzione
straordinaria, restauro e ristrutturazione edilizia, attraverso
la pubblicazione di bandi nei quali verranno individuati tutti i
criteri di partecipazione".
"Mettiamo in atto - ha sottolineato Buna - il programma di
governo regionale. Il nostro gruppo consiliare, già durante
l'Assestamento del 2024, aveva previsto uno stanziamento di 9
milioni di euro per la riqualificazione immobiliare dei centri
urbani eseguita da imprese, e le domande avevano superato il
doppio delle risorse stanziate: una dimostrazione di lungimiranza
nella lettura dell'economia del nostro mercato immobiliare
regionale". La consigliera della Lega ha voluto anche ringraziare
"la minoranza per la collaborazione propositiva durante i lavori
in Commissione, che ha portato alla loro astensione sul
provvedimento" e auspica ora un voto positivo unanime in
Consiglio.
Un altro relatore di maggioranza, Igor Treleani di Fratelli
d'Italia, è convinto che si tratti di "un'iniziativa dall'impatto
positivo, forte e sostenibile, che si configura come una norma di
principio essenziale per tracciare la cornice all'interno della
quale promuovere e sostenere interventi di riqualificazione,
recupero ed efficientamento energetico. Immaginare un unico testo
normativo per governare questo genere di sostegni, senza il
rimando ai singoli bandi - ha aggiunto Treleani - sarebbe stata
sicuramente una scelta sbagliata per l'enorme tecnicalità e
specificità del settore".
Il consigliere sottolinea poi alcune novità della norma in
discussione, tra le quali "la possibilità di ricevere
un'anticipazione del contributo per interventi come cappotti e
serramenti: questo permetterà di avviare lavori anche su singole
proprietà". "Per i contributi fino a 35mila euro - ha messo
inoltre in evidenza Treleani - le spese per l'accensione di un
prestito bancario potranno essere ammissibili, un aiuto in più
per le giovani coppie o chi ha difficoltà a coprire le spese
iniziali".
Un altro aspetto giudicato significativo "è l'apertura a
interventi che favoriscano la creazione di alloggi in affitto a
canone calmierato". Per tutte queste ragioni "il gruppo di FdI
sostiene in modo determinato il ddl 36 e il lavoro fatto
dall'assessore Cristina Amirante".
Mauro Di Bert, capogruppo di Fedriga presidente e anch'egli
relatore di maggioranza, ha voluto sottolineare "il percorso di
elaborazione della norma che è stato molto partecipato, con la
presentazione ai vertici delle Ater, delle Comunità di montagna,
delle categorie economiche e degli ordini professionali. In
sostanza, la proposta è stata concordata proprio con chi dovrà
applicarla".
Di Bert è convinto pertanto che "questo ddl possa rappresentare
un ulteriore passo per affrontare, strutturalmente, il problema
degli immobili abbandonati e non utilizzati, auspicabilmente
accompagnato da una rivisitazione dei piani regolatori comunali".
Di questa norma, aggiunge il relatore di maggioranza di Fp,
"beneficerà anche un settore come quello dell'edilizia, che vede
attive nella nostra regione quasi 14mila aziende". E il ddl potrà
dare ossigeno "alle aree più periferiche della regione, dove un
immobile su due risulta abbandonato o sotto-utilizzato, che si
tratti di fabbricati con destinazione abitativa, produttiva o
rurale".
Sulla stessa linea Michele Lobianco, relatore di maggioranza per
Forza Italia. Convinto che questa norma "riaffermi un principio
fondamentale: la casa non è solo un bene materiale, ma è il primo
presidio di dignità, sicurezza e stabilità per ogni cittadino.
Investire nel patrimonio immobiliare privato significa, dunque,
investire nella famiglia e nella comunità".
Lobianco sottolinea anche la portata dell'investimento effettuato
dalla Giunta, con "lo stanziamento complessivo di 50 milioni di
euro per l'anno 2025, una cifra significativa". "In una regione
come il Fvg - ha aggiunto l'esponente di Forza Italia - dove il
76,8 per cento dei cittadini è proprietario della prima casa,
promuovere il recupero e la riqualificazione del patrimonio
edilizio privato significa investire nella coesione e nella
solidità della comunità".
"Questo non è solo un provvedimento - ha concluso il relatore di
maggioranza - ma un'azione politica concreta che guarda al futuro
con responsabilità, equilibrio, lungimiranza e visione. E
l'assessore intende rendere stabili queste linee contributive,
con i bandi aperti almeno fino alla fine della presente
legislatura".
ACON/FA-fc