EDILIZIA/1. DDL 36, DISCUSSIONE: CAPOZZI, COSTANZA, FASIOLO, POZZO
(ACON) Trieste, 25 giu - "Il disegno di legge 36 è
concettualmente condivisibile: siamo da sempre sostenitori della
riqualificazione del patrimonio immobiliare e i numeri della
regione ne sono una testimonianza: 11.000 case e 2.650 condomini
di proprietà, molti delle nostre Ater, ristrutturati con il super
bonus 110. Troviamo positivo, quindi, che con questo ddl gli
edifici privati possano essere recuperati".
Lo ha affermato Rosaria Capozzi (M5S), dando il via in Aula alla
discussione sul disegno di legge inerente gli interventi volti a
favorire il recupero, la riqualificazione o il riuso del
patrimonio immobiliare privato regionale.
Capozzi, esprimendo tuttavia alcune perplessità sul testo di
legge che "si presenta come una scatola vuota in attesa dei
provvedimenti attuativi e dei bandi che verranno redatti dalla
Giunta", ha annunciato alcuni degli emendamenti che saranno
presentati nel corso dell'esame di legge, in primis "la necessità
di individuare un prezzario ad hoc per la fatturazione dei lavori
per evitare il rischio di speculazioni edilizie".
Un plauso alla Giunta per il disegno di legge è arrivato anche da
Orsola Costanza (FdI) che ha evidenziato come "il ddl miri alla
salvaguardia dell'ecosistema e, al tempo stesso, alla
rigenerazione urbana, con effetti a catena positivi anche dal
punto di vista economico e culturale. Questo disegno di legge -
ha affermato la consigliera di Maggioranza - è un esempio di
metodo trasversale per la risoluzione dei problemi e per dare
risposte alle istanze dei cittadini. Con queste misure di
riqualificazione del patrimonio immobiliare, il Consiglio e la
Giunta stanno dimostrando come sia possibile creare un'armonia
tra sostenibilità energetica, rigenerazione urbana e pieno
godimento del diritto di proprietà".
"Il ddl è un'opportunità per riqualificare il patrimonio
immobiliare e abbattere i costi per la popolazione regionale" è
stato il commento di Laura Fasiolo (Pd), che ha però sottolineato
"la necessità di ridefinire alcune parti della legge in cui viene
utilizzato un linguaggio troppo generico per evitare eventuali
ambiguità".
Secondo il collega di partito, Massimiliano Pozzo, con "la norma
in questione si potranno raggiungere obiettivi importanti in
termini di sostegno alla residenzialità, aiutando concretamete i
giovani, le famiglie in difficoltà economica e i Comuni delle
aree più fragili e periferiche del territorio regionale.
Attenzione, però, ai bandi e ai tempi della burocrazia" è stato
il monito del dem, che ha anticipato alcune proposte emendative
migliorative del testo, tra cui "premialità per interventi che
interessino più unità abitative e per favorire i contratti di
locazione a canone concordato".
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ACON/SM-fc