ENERGIA. PELLEGRINO (AVS): RIDURRE DI SCALA NUOVO PROGETTO PAGNACCO
(ACON) Trieste, 26 giu - "Non si può che esprimere una grande
soddisfazione per la rinuncia della Pagnacco Biometano soc.
agricola consortile arl ad installare un impianto per la
produzione di biometano all'interno del comune di Pagnacco, ma
che insisteva soprattutto in quella limitrofa delle frazioni di
Branco, Feletto e Colugna del comune di Tavagnacco".
Così in una nota la consigliera regionale Serena Pellegrino, di
Alleanza Verdi e Sinistra, a seguito della comunicazione
ufficiale della ditta proponente di aver rinunciato a installare
un impianto di biogas in via Des Giavis a Pagnacco: "Non posso
che essere soddisfatta per questa notizia di buon senso che, già
durante i due dibattiti pubblici in cui la cittadinanza e i
rappresentanti istituzionali hanno manifestato tutti le proprie
contrarietà, era stata ipotizzata dal geometra progettista
nonostante l'incaponimento del proponente. Sicuramente anche
averla posta, con grande preoccupazione, all'attenzione
dell'assessore all'Ambiente Scoccimarro, che si era dimostrato
possibilista nella ricerca di un altro sito, ha contribuito alla
rinuncia di insediarlo in quel sito".
Prosegue la consigliera di Avs, che è anche vicepresidente della
Commissione Ambiente: "La zona individuata a margine della
richiesta del rilascio dell'autorizzazione amministrativa è
un'area fortemente antropizzata e caratterizzata da insediamenti
commerciali. Oggi però i proponenti hanno individuato un'altra
zona, sempre nel comune di Pagnacco, per l'insediamento
produttivo, ancora una volta senza coinvolgere la popolazione.
Voglio ricordare che non è solo la presenza di una stalla o di
una porcilaia che può essere sufficiente e giustificare la
presenza di un impianto così grande come quello previsto in
un'area residenziale, ad alta sensibilità ambientale e di valore
artistico".
"È necessario - prosegue l'esponente rosso-verde - ridurre di
scala il progetto, e che sia calibrato sulle reali esigenze delle
imprese che ricadono sul nostro territorio, perché il problema
odorigeno, il traffico, i rischi patogeni legati alla presenza di
microrganismi, sono lesivi e gravemente pericolosi per la stessa
esistenza umana. Nessuno intende sottrarsi al collettivo sforzo
della decarbonizzazione con il superamento dell'era delle energie
prodotte da combustibili fossili, ma non a scapito della salute
dei cittadini".
"La politica, ad ogni livello - conclude Pellegrino - si deve
prendere la responsabilità e deve fare la sua parte per risolvere
il problema dando certezze a chi intende investire nel nostro
territorio, senza però dimenticarsi di chi, in quel territorio,
vive e opera, avendo contezza di non danneggiare la qualità della
vita di ognuno e degna di questo nome".
ACON/COM/fa