EDILIZIA. DDL 36, OK AULA ART 1. APPROVATI MOLTI EMENDAMENTI CENTROSX
(ACON) Trieste, 26 giu - Il Consiglio regionale ha approvato a
larga maggioranza (42 sì e solo 2 astenuti) il primo articolo del
disegno di legge 36 che punta a favorire il recupero del
patrimonio immobiliare privato.
Ad alimentare il clima bipartisan, il via libera a numerosi
emendamenti presentati dai consiglieri di Opposizione, grazie
alle aperture dell'assessore alle Infrastrutture, Cristina
Amirante, che in alcuni casi ha chiesto il ritiro delle
correzioni proposte, trasformate in ordine del giorno.
In particolare, sono state avallate dalla maggioranza dell'aula
diverse proposte del relatore Pd Massimo Mentil: quella di
aggiungere nel testo dell'articolo che fissa i princìpi della
norma il contrasto al calo demografico, l'attenzione particolare
alle zone in cui il mercato immobiliare è depresso, la specifica
che per giovani si intendono le persone al di sotto dei 36 anni,
l'indicazione dei 3 figli nella definizione di "famiglie
numerose", l'inserimento di benefici per aree compromesse e
degradate, precisazioni sulle prestazioni energetiche e un
maggior dettaglio nella norma che individua le zone spopolate,
indicando un calo della popolazione di almeno il 10% negli ultimi
dieci anni censiti come criterio di riferimento.
La Giunta ha accolto anche il suggerimento, proveniente dai dem,
di premiare i cittadini che intendono affittare non a uso
turistico le loro proprietà per 5 anni, al posto dei 3 anni
previsti inizialmente dalla legge. Via libera anche alla
richiesta di Manuela Celotti (Pd) sulla premialità per i meno
abbienti, così come i suggerimenti di Furio Honsell (Open)
sull'eliminazione delle barriere architettoniche e
sull'inserimento delle persone non autosufficienti, oltre alle
persone con disabilità, tra i beneficiari prioritari.
Accolte anche parte delle specifiche richieste da Rosaria Capozzi
(M5S) e la proposta di Stefano Mazzolini (Fedriga presidente) che
include nella norma il recupero di realtà storiche come baite e
stavoli. Approvato anche l'emendamento di Laura Fasiolo (Pd) che
amplia la tipologia di attività che possono essere realizzate
nelle parti di edifici a uso non residenziale, e la proposta di
Massimiliano Pozzo (Pd) sulla premialità per gli interventi che
interessano più unità abitative.
Del capogruppo di Fedriga presidente, Mauro Di Bert, è stata
accolta infine la proposta di consentire alle imprese di
recuperare edifici in modo da metterli a disposizione dei
lavoratori che non vivono nel luogo in cui ha sede l'attività.
Il capogruppo del Pd, Diego Moretti, ha spiegato l'intenzione del
suo gruppo di "meglio declinare l'articolo 1 in modo da dare più
forza alla legge e agli stessi bandi che ne seguiranno, i quali
potranno essere instradati all'interno di una cornice giuridica
più precisa"
.
ACON/FA-fc