EDILIZIA. PELLEGRINO (AVS): DDL FAVORISCE RECUPERO BENI ARCHITETTONICI
(ACON) Trieste, 27 giu - "Tutelare l'ambiente, il paesaggio e
la salvaguardia dei soggetti più vulnerabili passa anche
attraverso il recupero culturale e architettonico dei centri
storici dei nostri comuni. Già in Parlamento avevo proposto un
finanziamento per il recupero del vasto patrimonio immobiliare
situato nei centri storici del nostro Paese, che è anche il
frutto delle tradizioni, degli usi e dei costumi di un popolo e
quanto abbiamo discusso oggi in Consiglio regionale va
esattamente verso quella direzione".
Così, in una nota, la consigliera regionale Serena Pellegrino di
Alleanza Verdi Sinistra a margine della discussione in Aula del
ddl 36 "Interventi volti a favorire il recupero, la
riqualificazione o il riuso del patrimonio immobiliare privato".
"Contribuire con finanziamenti pubblici al recupero del
patrimonio immobiliare privato ci permette di evitare che
l'ingente ricchezza immobiliare in nostro possesso possa venire
persa, degradata o essere abbandonata all'oblio del tempo -
sottolinea Pellegrino -. Ho pertanto portato il mio contributo
fattivo con alcuni emendamenti e alcuni di questi sono stati
accolti come quello sulla qualità architettonica e l'armoniosa
integrazione degli interventi nel contesto paesaggistico e
urbano, finalizzato a prevenire alterazioni negative del
patrimonio costruito e del paesaggio, che potrebbero altrimenti
derivare da interventi pur tecnicamente validi, ma esteticamente
incongrui".
"Così si intende stimolare una rigenerazione urbana che consideri
l'edificio come parte integrante di un ecosistema più vasto,
favorendo soluzioni di bio edilizia, in linea con le migliori
pratiche legislative in materia di sostenibilità edilizia. Sulla
stessa linea è stato accolto un ordine del giorno che riconoscerà
nei bandi, tra i criteri incentivanti dei beneficiari dei
contributi finalizzati alle ristrutturazioni, il raggiungimento
della qualità architettonica dell'edificio o dell'inserimento
dello stesso nel contesto paesaggistico. Ho voluto ricordare -
continua l'esponente delle Opposizioni - che gli interventi
devono dimostrare un'elevata qualità architettonica e
un'armoniosa integrazione nel contesto paesaggistico e urbano,
così come devono prevedere l'impiego di professionisti e imprese
in possesso di certificazioni di qualità o specializzazione
riconosciute a livello regionale o nazionale per la
riqualificazione energetica e sismica".
"Questo permetterà di contribuire alla sostenibilità a lungo
termine degli interventi - ricorda Pellegrino -, riducendo la
necessità di manutenzioni future e prolungando la vita utile
degli immobili, rafforzando in tal modo la credibilità
complessiva del sistema incentivante. Ma è stato accolto anche un
emendamento che eleva a 25mila euro la soglia dell'Isee per poter
accedere al contributo prima dell'inizio dei lavori. Quello che è
più importante da sottolineare è che ora non ci sono più alibi:
da sempre le ristrutturazioni sono state considerate un
privilegio perché i costi sono ingenti e quindi si è sempre
preferito costruire nuovo piuttosto che restaurare, ristrutturare
o anche semplicemente fare una manutenzione straordinaria".
"Con questa legge, che ci auguriamo venga stabilizzata con
successivi contributi, si potrà dare una nuova vita a quegli
immobili che sono inseriti in quei centri storici che tutto il
mondo ci invidia", conclude la nota.
ACON/COM/mv