ASSESTAMENTO. II COMM/1: OK POLITICHE ATTIVE LAVORO PER ALTRI 9 MLN
(ACON) Trieste, 7 lug - Intervento in II Commissione
consiliare, presieduta da Stefano Balloch (FdI), da parte
dell'assessore regionale Alessia Rosolen per le parti di
competenza della manovra finanziaria estiva (disegno di legge 56
Rendiconto generale per l'esercizio finanziario 2024; ddl 57
Assestamento del bilancio per gli anni 2025-27; Documento di
economia e finanza regionale - Defr 2026) inerenti il sostegno
alle politiche attive del lavoro e che sono state accolte a
maggioranza dai consiglieri.
Quanto al Defr, l'assessore ha affermato che "rappresenta la
sintesi di quanto fatto in questi anni e quanto andremo ad
integrare con il disegno di legge sull'innovazione sociale che
stiamo completando".
Passando al ddl 57, Rosolen ha detto delle variazioni all'insù
inserite nella tabella G dell'articolo 7 ove, per il 2025, si
parla di 450mila euro per il sostegno ai contratti di solidarietà
difensivi ("Strumento che in questi anni sta mostrando tutta la
sua validità e per il quale abbiamo quindi aumentato il
contributo regionale", ha spiegato), 50mila per la formazione dei
professionisti nel primo triennio di attività e 200mila per
l'avvio dell'attività professionale, 4 milioni e 427mila euro di
fondi Par/Pal (incentivi destinati alle imprese e ad altri
soggetti per promuovere l'occupazione attraverso l'assunzione e
la stabilizzazione di personale) del Pr Fse 2021-27 per le
politiche attive del lavoro, "anche se il bisogno è valutato per
oltre 5 mln, perciò - ha già fatto sapere l'assessore - si pensa
di stanziare a fine anno ulteriori 594mila euro circa".
A tutto ciò si aggiungono 2 milioni e 567mila euro per l'utilizzo
di disoccupati nei cantieri che, "per la tempistica dei bandi e
delle graduatorie - ha proseguito Rosolen - fanno già immaginare
un bisogno di aumento nel 2026"; quasi 438mila euro per il 2025 e
quasi 756mila per il 2026 (totale nel biennio 1.193.880 euro) per
le amministrazioni locali e i lavori di pubblica utilità; 40mila
euro, per ciascuno degli anni del triennio 2025-27, per i Punti
di ascolto.
Dopodiché, la titolare del Lavoro ha preannunciato due
emendamenti: uno collegato ai processi di transizione di aziende
in difficoltà e la salvaguardia dei livelli occupazionali
attraverso il sostegno alle assunzioni plurime, il secondo è una
semplificazione del tavolo delle professioni con un unico tavolo
di confronto che vada a rafforzare la rete dei liberi
professionisti ad ogni livello regionale.
Prendendo la parola, Andrea Carli (Pd) si è soffermato sul macro
dato che, "come reddito netto, vede la nostra regione a livello
piuttosto basso rispetto al resto del Nordest", nonchè sul fatto
che "le aziende del Fvg fanno fatica ad assumere persone con
disabilità, prova ne sia il fondo da 20 mln che viene utilizzato
con difficoltà" e su cosa la Regione cerchi di fare "per
incentivare i 2.000 giovani talenti tra i 20 e i 30 anni che
migrano all'estero per trovare lavoro a restare qui".
Massimiliano Pozzo (Pd) ha invece approfittato per enfatizzare
due aspetti: il tema salariale, giudicando "interessante la
misura per l'assunzione plurima", e quello "della difficoltà di
reperire manodopera con certe competenze più di altre".
A loro, l'assessore ha fatto presenti ruolo e limiti normativi e
di competenze della Regione rispetto a ogni intervento,
ricordando che "non è possibile agire sul reddito e sul salario
delle persone, ma solo sul potere d'acquisto di chi lavora in
Fvg", il resto "è legato al tema della contrattazione collettiva
e salariale nazionale".
1 - segue
ACON/RCM-fc