ASSESTAMENTO. GRUPPO PD: ATTENZIONE SU REDDITI E PICCOLO COMMERCIO
(ACON) Trieste, 7 lug - Redditi e relativa attrattività dei
giovani corregionali usciti per lavoro dal Friuli Venezia Giulia,
il tema salariale, ma anche del commercio come il necessario
sostegno alle attività di vicinato: sono alcune delle questioni
principali che i consiglieri regionali Andrea Carli, Massimiliano
Pozzo, Roberto Cosolini, Francesco Martines e Manuela Celotti
(Pd) hanno sottolineato intervenendo nella discussione odierna in
II Commissione sulle parti di competenza dell'Assestamento di
bilancio, e che hanno ribadito in una nota.
Tra le pieghe dei capitoli riguardanti il lavoro, il consigliere
Carli ha sottolineato che "dal punto di vista del reddito netto
il Fvg, nel contesto del Triveneto, si trova a un livello
piuttosto basso. Il Defr stabilisce una media di oltre 41.500
euro a fronte, invece, di un dato relativo alla nostra regione
che è di oltre 2.500 euro inferiore rispetto alla media del
Nord-Est. Ne deriverebbe, quindi, una minore attrattività del Fvg
rispetto alle regioni vicine e quindi un maggiore interesse dei
giovani di cercare alternative lavorative fuori regione".
Sul "Progetto talenti", Carli ha sottolineato che "con 6.000
nascite all'anno, perdere ogni anno 2.000 giovani fra i 20 e i 30
anni che vanno all'estero, molti dei quali magari poi non
rientrano, non è cosa di poco conto. E molti di questi giovani,
poi, i figli li fanno proprio nelle nuove residenze all'estero,
quindi non perdiamo solo forza lavoro ma anche nuovi nati.
È necessario, quindi, riflettere su come migliorare questa
iniziativa per tentare di dare un'inversione".
Sul tema lavorativo è intervenuto anche il consigliere Pozzo, il
quale ha evidenziato che "oggi una delle questione centrali è
quella della qualità dell'occupazione. Rimane fortemente urgente
un rinforzo della questione salariale sulla quale, siamo
coscienti, ci sono ben pochi spazi per un intervento diretto
della Regione, ma ciò non toglie che si tratti del tema centrale
e più urgente".
Altro nodo evidenziato da Pozzo riguarda "le difficoltà di
reperimento di manodopera e in particolare la necessità di
approvvigionamento di specifiche competenze". E sul commercio
"per quanto riguarda gli spazi di vendita, l'auspicio è che ci
sia un tentativo di recupero dei siti dismessi e che nel momento
in cui vi siano nuove attività le si indirizzi verso questo tipo
di siti". E ancora, sul terziario "è utile sostenere e rafforzare
l'attività dei negozi di vicinato, accompagnandoli a seconda
delle zone di fragilità, quindi sicuramente nelle zone montane,
ma senza dimenticare che anche nelle città stanno soffrendo la
presenza di centri commerciali e del commercio online".
Cosolini ha posto l'attenzione "sullo sviluppo e sul relativo
benessere diffuso: è importante poter verificare se il nostro
sistema produttivo cresce da un punto di vista quantitativo e
qualitativo e parallelamente crescono anche i redditi di coloro
che in questo sistema ci lavorano". Intervenendo sul capitolo del
turismo, ha inoltre posto la necessità di "fare un po' di
chiarezza e pulizia sul progetto 'I favolosi Onu 17',
un'iniziativa che doveva integrare promozione turistica e
valorizzazione culturale nel solco degli obiettivi di sviluppo
sostenibile (Oss) dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Un
progetto sul quale finora sono abbiamo visto consulenze piuttosto
costose e null'altro".
Accanto alle richieste di chiarimento sulla situazione dei
distretti del cibo e biologici, Martines è intervenuto sul
terziario: "Un freno ai centri commerciali è un buon proposito,
peccato che lo si faccia ora, quando i buoi sono ormai scappati.
Questi grossi centri hanno svilito le piccole realtà che un tempo
stavano al centro delle comunità e che ora è difficile
recuperare". Inoltre, anche lui ha toccato il tema dello
sviluppo: "Ragionando sulla situazione del Pil, pur comprendendo
la situazione globale, per superare i momenti di stagnazione, con
i privati fermi, è bene che sia il pubblico a intervenire
stanziando risorse per arginare e sopperire al momento di
difficoltà.
"Il Pil - ha continuato Martines - non cresce anche perché
Comuni, Consorzi, Edr e Regione non sono in grado di mettere a
terra, e quindi creare reddito, tutte le risorse (circa due
miliardi di euro) ferme nelle tesorerie dei diversi soggetti
pubblici interessati". Sulla promozione turistica, inoltre, ha
chiesto di valutare una strategia di utilizzo del marchio "Io
sono Fvg" anche per attività di pregio da parte delle scuole. E
ancora, "nella partita della ricettività è importante
regolamentare e limitare gli affitti brevi rivolti al mercato
turistico" ha detto annunciando in tal senso un emendamento alla
legge di assestamento.
La consigliera Celotti ha chiesto di "potenziare la misura a
favore dei negozi di vicinato soprattutto per le aree più in
difficoltà: va introdotta una progressività delle contribuzioni,
sostenendo con maggiore forza e maggiori contributi le attività
che si trovano nei territori a minore intensità abitativa, con
particolare riferimento alla montagna". Inoltre, ha chiesto di
"prevedere linee di finanziamento per le piccole e medie imprese
e consorzi che decidono di dare servizi di welfare alle proprie
lavoratrici e lavoratori. Esiste in tal senso una misura
nazionale che però è in scadenza e su questo chiedo che si avvii
un ragionamento".
ACON/COM/rcm