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ASSESTAMENTO. PELLEGRINO (AVS): CULTURA SIA RICCHEZZA NON SPECULAZIONE

08.07.2025
17:16
(ACON) Trieste, 8 lug - "Sull'installazione progettata, ma ancora non realizzata, dall'artista turco Refik Anadol sta accadendo esattamente quello che avevamo denunciato già un anno fa: opera costosa, concentrazione nelle mani di un unico artista, ma anche che non sarebbe stata realizzata in tempo per le celebrazioni della Città europea della Cultura GO25 e che nel giro di una manciata di anni rischia di diventare obsoleta a causa della sua tecnologia. Ma oggi se ne aggiunge una nuova: i clamorosi costi di gestione".

Così in una nota la consigliera Serena Pellegrino, di Alleanza Verdi e Sinistra, vicepresidente del gruppo Misto, durante la presentazione degli emendamenti abrogativi, in V Commissione, finalizzati a chiedere conto dell'ulteriore spesa, destinata alla gestione dei biglietti e dell'opera stessa, inserita nel ddl 57 dell'Assestamento estivo.

"Di quest'opera - continua la consigliera - costata già tre milioni e mezzo e inserita all'interno della galleria Bombi sotto il castello di Gorizia, uno dei luoghi simbolo per il collegamento con la gemella della cultura, Nova Gorica, gli abitanti di Gorizia non sentivano la necessità. Con questa manovra scopriamo che i goriziani da domani, per superare il confine di Stato dovranno pagare anche un biglietto e nel frattempo, forse, godere di un'opera scintillante, fantasmagorica e digitale mentre fino a una manciata di mesi fa potevano tranquillamente attraversarla a piedi o in bicicletta".

Pellegrino avanza anche una forte preoccupazione sul grande finanziamento che viene stanziato per il parco storico di Villa Manin. "Apprezziamo che si ponga l'attenzione verso un capitale storico di proprietà della Regione ma non vorremmo che, per uno stanziamento cospicuo, ci trovassimo davanti a una scelta decisamente discutibile, come quella parallela alla galleria Bombi: viene previsto uno stanziamento di 5 milioni di euro ma in legge non sono espressi dettagli in merito".

"Cosa dobbiamo aspettarci nell'assestamento del prossimo anno? È proprio vero, e tutti coloro che si occupano di arte lo sanno, che quando il denaro scarseggia si attivano le meningi della fantasia mentre, quando abbonda, lo spreco rischia di diventare la parola d'ordine. Posso garantire che seguiremo la vicenda con attenzione e senza sconti e faremo le nostre proposte anche in forza di un ordine del giorno che era stato accolto e che prevede lo sviluppo delle arti contemporanee come laboratorio internazionale, in particolare quello musicale".

Conclude Pellegrino, facendo una considerazione al manufatto in corso di realizzazione che accoglierà la Fondazione Bon a Colugna di Tavagnacco: "Le preoccupazioni che avevo sollevato in merito al finanziamento alla Fondazione Bon per la costruzione del nuovo Cub-On si sono rivelate esatte. Avevo fatto notare che il finanziamento messo a disposizione non sarebbe stato sufficiente e il mio emendamento, destinato a rimpinguare il capitolato di spesa, era stato bocciato, mentre oggi quegli stessi denari sono stati, obtorto collo, collocati".

"C'è ancora un vulnus che avevo evidenziato sempre in quella sede e che ora replico: come sempre ci troviamo di fronte a importanti finanziamenti per quello che riguarda i volumi edilizi mentre per i suoi contenuti, ovvero nella fattispecie produrre attività artistiche, anche la più piccola spesa, risulta sempre troppo cospicua. Non si dimentichi che l'arte ha bisogno di essere sostenuta anche con importanti interventi pubblici per permettere a tutti di goderne", conclude Pellegrino. ACON/COM/fa



  • Serena Pellegrino (Avs)
    Serena Pellegrino (Avs)