ASSESTAMENTO. PELLEGRINO (AVS): LAGO CAVAZZO, SERVE RINATURALIZZAZIONE
(ACON) Trieste, 24 lug - "In questi ultimi anni l'ambiente è
diventato il leitmotiv di ogni politico e di ogni sua azione, nel
tentativo di contrastare e gestire una crisi climatica che ormai
in pochi negano". Così in una nota la consigliera regionale
Serena Pellegrino (Alleanza Verdi e Sinistra), a margine della
discussione in Aula del disegno di legge 57 sull'Assestamento di
bilancio 2025-27.
"Troppo spesso, però - evidenzia Pellegrino -, c'è chi si
nasconde dietro gli eventi calamitosi per valutare e finanziare
opere che nulla hanno a che fare con la salvaguardia del
territorio e dei suoi abitanti. Ed è quello che è successo in
questi giorni in Consiglio regionale, dove è stato approvato un
emendamento di Giunta proveniente dall'assessore alla Difesa
dell'ambiente ed Energia, Fabio Scoccimarro, che ha previsto un
finanziamento di quasi 3 milioni di euro destinati ad opere al
contorno da realizzarsi sul lago di Cavazzo".
"Le poche parole inserite nella norma - incalza la consigliera -
dove verranno impegnati i 2 milioni e 830 mila euro destinati a
'valorizzare le caratteristiche specifiche del luogo,
ricostituire connessioni mancanti o a fornire nuove possibilità
d'uso. L'amministrazione regionale è autorizzata a concedere un
contributo alla comunità di montagna del Gemonese per interventi
nel comune di Bordano, Cavazzo Carnico e Trasaghis, volti al
miglioramento del lungolago e riguardanti l'integrazione di
elementi naturali, ricreativi e di accessibilità', non sono certo
sufficienti per comprendere come verranno spesi e a chi
destinati".
"Dopo una incisiva richiesta, abbiamo ottenuto una risposta, da
parte dello stesso assessore Scoccimarro, confusa e scompigliata.
Quello di cui si sta parlando è un lago che necessita di reali
interventi di rinaturalizzazione e non solamente di un po' di
belletto - evidenzia Pellegrino -, sicuramente necessario ma a
valle dei lavori del by-pass delle acque di scarico della
centrale idroelettrica che continua a sversare le acque turbinate
nel lago più grande della nostra regione. Ad una più attenta
analisi, non vorremmo che fosse l'ennesimo tentativo di fare del
piccolo cabotaggio e un minimo di restyling tale da far apparire
come appetibile e accattivante qualcosa che oggi rischia di non
assomigliare, soprattutto dopo le piogge torrenziali di queste
settimane, ad una seducente località balneare di antica memoria".
ACON/COM/rcm