FINE VITA. BULLIAN (PAT-CIV): BENE SARDEGNA, OCCASIONE PERSA IN FVG
(ACON) Trieste, 17 set - "La Sardegna è la seconda regione in
Italia, dopo la Toscana, ad avere una legge regionale sul Fine
Vita, che regola il suicidio medicalmente assistito, fissando
tempi, ruoli e procedure certe".
Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale del Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg Enrico Bullian.
"Si tratta di un passaggio importante nei confronti delle persone
che soffrono di malattie incurabili - prosegue Bullian -, a
fronte di un parlamento nazionale a maggioranza di destra che non
riesce a riconoscere questo diritto per via legislativa. Questo
importante passo rappresenta un segnale di civiltà e rispetto per
la libertà di scelta dei cittadini sul Fine Vita, dato da
un'altra Regione governata dal Centrosinistra: continuiamo ad
auspicare che il Centrodestra si ravveda e apra verso una
legislazione favorevole al Fine Vita, posto che la popolazione è
favorevole a tali norme a livello trasversale.
"I cittadini desiderano essere liberi di scegliere fino alla fine
della propria vita - incalza il consigliere delle Opposizioni -,
in situazioni di sofferenza insopportabile e malattie
irreversibili. Io credo sia un dovere istituzionale ascoltare
queste istanze e, conseguentemente, garantire un quadro normativo
che rispetti la dignità e l'autodeterminazione della persona a
tutti i livelli. Mi spiace la Maggioranza del Consiglio regionale
del Fvg non l'abbia pensata alla stessa maniera, facendoci
perdere un'occasione storica".
"Il fatto che se ne stia discutendo in tutta Italia, che ci sia
la seconda Regione ad aver effettivamente normato questo
passaggio delicato - continua l'esponente del Centrosinistra -,
che siano state recentemente approvate leggi specifiche in
Inghilterra e in Slovenia, dimostra che, invece, stavamo
proponendo una possibilità in linea con le aspirazioni di una
parte importante della società, mentre la Maggioranza dei partiti
e delle istituzioni dimostrano di essere più arretrate.
Bocciare la proposta di legge regionale di iniziativa popolare è
stata una pessima scelta del Centrodestra che ci governa a
livello regionale. Confidiamo la Corte costituzionale faccia
definitivamente chiarezza sulle competenze dello Stato e delle
Regioni, vista l'impugnazione del Governo nazionale della Legge
Regionale toscana".
"Mi auguro, in ogni caso - sottolinea Bullian -, che l'esempio
della Toscana e della Sardegna possano servire da stimolo per una
riflessione più approfondita anche nelle altre Regioni (e nella
nostra), oltre che a livello nazionale, affinché si possa
giungere a una legislazione che riconosca e tuteli il diritto
alla scelta nel Fine Vita".
"La Destra che governa può continuare a ostentare contrarietà
verso la libertà di scelta sul Fine Vita, ma non cancellerà le
esigenze che nascono dalla società, che sono largamente
maggioritarie e favorevoli all'autodeterminazione dei singoli,
senza per questo danneggiare i diritti di nessuno", conclude la
nota.
ACON/COM/mv