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TAGLIAMENTO. CELOTTI (PD): ANCORA DA CHIARIRE LAVORI SU BASSO CORSO

18.09.2025
10:04
(ACON) Trieste, 18 set - - "Con l'audizione dell'Autorità di bacino, ancora in sospeso, così come l'esito del confronto fra i dodici tecnici nominati dai Comuni e dall'Autorità e la discussione sulle opere da realizzare nel medio corso del Tagliamento tutt'altro che chiusa, è fondamentale sapere a che punto sono le opere di messa in sicurezza del basso corso del fiume. Abbiamo appreso che le opere di diaframmazione sono quasi concluse, mentre l'elevazione del ponte stradale di Latisana è in fase di progetto. Rimangono comunque aperti due temi: la diaframmatura dell'argine destro, di competenza del Veneto e il tema della riduzione della portata del Cavrato, il canale che deve dirottare parte delle piene verso la laguna di Baseleghe".

Lo afferma in una nota la consigliera regionale Manuela Celotti (Pd) replicando alla risposta dell'assessore alla Difesa dell'ambiente, Fabio Scoccimarro, all'interrogazione attraverso la quale "chiedeva alla Giunta di fare chiarezza sulla situazione dei lavori previsti nel basso corso del Fiume Tagliamento".

"Nessun ragionamento sulle opere da fare può prescindere dalla conclusione dei lavori di messa in sicurezza del basso corso, in particolare le arginature a Gorgo e in direzione Lignano e l'innalzamento del ponte stradale di Latisana" - continua Celotti ricordando che "erano ritenute prioritarie già nel 2017, quando dalla Giunta Serracchiani vennero sbloccati i 38 milioni di cui abbiamo chiesto conto, attraverso l'interrogazione, di quanta parte siano stati spesi e di quanti rimanessero ancora da spendere".

Nella sua risposta, argomenta ancora Celotti, "l'assessore ha fatto sapere che i lavori di arginatura sono sostanzialmente conclusi e sul ponte di Latisana si sta procedendo con la progettazione e con i vari iter collegati. Per qualsiasi ulteriore valutazione delle opere da realizzare nel medio corso è comunque necessario tenere conto di come la situazione è cambiata nel basso corso a seguito dei lavori di diaframmatura".

Poi, secondo la consigliera del Pd "restano aperti due temi che riguardano il Veneto: Le opere di diaframmatura sulla sponda destra sono di competenza del Veneto, che nel 2017 aveva ottenuto 14,4 milioni ma che sconta ancora un sostanzioso ritardo rispetto al Friuli Venezia Giulia. Il secondo tema riguarda la riduzione di portata del cavrato, quindi del canale che porta l'acqua dal Tagliamento in Veneto, che viene ridotta a 1.200 metri cubi al secondo con l'aggiunta di quei cubi sul canale principale del Tagliamento, in Friuli Venezia Giulia".

Da questa scelta - conclude l'esponente di Opposizione - sono convinta derivi una maggiore situazione di rischio per Lignano di cui i cittadini non so quanto siano consapevoli, così come la spinta sugli interventi impattanti sul medio corso, gli stessi progetti che sono alla base dell'acceso dibattito di questi ultimi due anni e di queste settimane". ACON/COM/sm



  • Manuela Celotti (Pd)
    Manuela Celotti (Pd)