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FOTOVOLTAICO. CAPOZZI (M5S): STOP, OBIETTIVO RAGGIUNTO IN ANTICIPO

22.09.2025
16:04
(ACON) Trieste, 22 set - "La nostra regione non ha alcun bisogno di installare ulteriori impianti fotovoltaici di grandi dimensioni e, soprattutto, non ha bisogno dei devastanti impatti sul territorio provocati da queste strutture. Questa volta a rimarcarlo non è un rappresentante del M5S ma, al contrario, la più che autorevole fonte è addirittura Terna - Rete Elettrica Nazionale Spa".

Lo evidenzia in una nota la consigliera regionale Rosaria Capozzi (Movimento 5 Stelle), prendendo nuovamente la parola sul tema dell'energia in Friuli Venezia Giulia e dettagliando in merito alle cifre fornite da Terna: "Con i 778 MW installati dal gennaio 2021 all'agosto 2024, il Friuli Venezia Giulia raggiunge anche l'obiettivo prefissato dal decreto nazionale Aree idonee per il 1 gennaio 2027, data entro la quale avremmo dovuto installare 772 MW".

"Un risultato importante - lo definisce la Capozzi, rendendo pubblici i dati forniti dal gestore nazionale dell'energia elettrica - soprattutto perché evidenzia in maniera ulteriore come questi risultati si stiano raggiungendo senza ricorrere ai grandi parchi fotovoltaici".

"Questo esito - precisa la pentastellata - deriva dagli investimenti effettuati sul patrimonio edilizio come il Superbonus, le progettualità collegate ai fondi del Pnrr e anche gli incentivi regionali per famiglie e imprese. Sempre secondo i dati messi a disposizione da Terna, inoltre, sono solamente quattro gli impianti fotovoltaici con una potenza superiore ai 10 MW installati e operativi sul nostro territorio. Ciò significa che i 778 MW installati derivano per lo più dalla realizzazione di impianti di piccoli dimensioni e scarso impatto ambientale".

"Sommando questo elemento numerico a quello legato agli impianti autorizzati ma non ancora istallati, oppure a quelli non ancora autorizzati ma comunque richiesti, comprendiamo bene - sottolinea la rappresentante del M5S - che continuare a sostenere l'assoluta necessità di ulteriori strutture per la decarbonizzazione, come l'area eolica di Pulfero, è semplicemente qualcosa di forviante. È anche vero che, plausibilmente, gran parte di questi impianti non vedrà la luce. Tuttavia, siamo in ogni caso ben oltre il 30% di quanto ci era stato richiesto, percentuale alla quale vanno aggiunti tutti gli impianti piccoli che verranno collocati nell'arco dei prossimi cinque anni".

"Intanto, vale la pena di chiedersi ancora una volta quale fine abbia fatto - conclude la Capozzi - la procedura di Valutazione di impatto ambientale per l'impianto eolico prospettato nelle Valli del Natisone, non avendo la Regione Fvg richiesto alcuna integrazione. In tal senso, ci aspettiamo che l'istanza venga ovviamente rigettata già nel corso dei prossimi giorni". ACON/COM/rcm



  • Rosaria Capozzi (M5S)
    Rosaria Capozzi (M5S)