GIOCO D'AZZARDO. PELLEGRINO (AVS): LO STATO ESCA DA CORTO CIRCUITO
(ACON) Trieste, 1 ott - "A livello statale, gli emendamenti
proposti dai parlamentari che hanno una posta finanziaria trovano
la cosiddetta copertura, per il finanziamento della misura
proposta, attraverso gli introiti ottenuti dai giochi d'azzardo".
Così in una nota la consigliera regionale Serena Pellegrino, di
Alleanza Verdi e Sinistra, a margine della discussione sulla
clausola valutativa ex art. 10 della Lr 14 febbraio 2014 n. 1,
Disposizioni per la prevenzione, il trattamento e il contrasto
della dipendenza da gioco d'azzardo, nonché delle problematiche e
patologie correlate.
"Molto spesso però quegli stessi introiti ottenuti dal gioco
d'azzardo vengono utilizzati per la spesa sanitaria per garantire
la salute dei cittadini e delle cittadine. Questa scelta può
essere sintetizzata così: i giochi d'azzardo, generando patologie
e introiti statali, da un lato creano la patologia e dall'altro
permettono il finanziamento delle cure".
"Un cortocircuito - prosegue Pellegrino - non degno di un Paese
civile che crea un vero e proprio paradosso, sintomo dei nostri
confusi tempi. Voglio però ricordare che nella lotta alla
ludopatia esistono delle eccellenze, come l'ambulatorio Gioco
d'azzardo dell'Asufc, con una squadra eccezionale che si occupa
delle dipendenze, ma che denuncia il deficit e le poche risorse
umane e strumentali a disposizione. Rivolgendomi alla Giunta -
conclude l'esponente rosso-verde - ho chiesto loro quale possa
essere il messaggio più incisivo per combattere la patologia da
gioco d'azzardo, dal momento che il primo sponsor è lo Stato".
ACON/COM/fa