VAJONT. CAPOZZI (M5S): DRAMMA 9 OTTOBRE INSEGNI RESPONSABILITÀ CIVICA
(ACON) Trieste, 9 ott - "Una tragedia terribile che si è
lasciata dietro uno strazio incolmabile. Immagini dolorose che,
purtroppo, in questi giorni siamo costretti a rivivere anche
attraverso un'attualità che riporta le cronache dei conflitti
bellici che continuano follemente a lacerare il mondo. Tuttavia,
il 9 ottobre di 62 anni or sono non si trattò di una guerra ma,
piuttosto, di un'evitabile ecatombe dovuta a precise
responsabilità e al mancato rispetto per la natura che, ancora
oggi, pare non aver insegnato nulla".
Lo afferma, in una nota, la consigliera regionale Rosaria Capozzi
(Movimento 5 Stelle), impegnata nei lavori dell'Aula legate
all'Assestamento bis, ha partecipato all'apertura della seduta
odierna che l'Assemblea legislativa ha dedicato alle laceranti
riprese d'epoca seguite al disastro ambientale che nel 1963 si
abbatté tra Friuli Venezia Giulia e Vento, causando quasi duemila
vittime.
"La frana del Vajont ha costituito una delle peggiori catastrofi
di ogni epoca provocata dall'uomo. Un cataclisma che, oltre a
lutti, distruzione e terrore, avrebbe condizionato l'esistenza
dei superstiti. Per la prima volta - aggiunge Capozzi - l'evento,
il cui ricordo è ancora ben saldo tra le nostre genti, viene
rievocato anche dal Parlamento europeo quale evidente monito
senza confini verso una concreta responsabilità civica".
"Non sempre è stato fatto tesoro di quell'esperienza, del numero
delle vittime, delle sofferenze di chi rimase senza casa e
dell'impegno disinteressato di chi prestò solidarietà, operando
disinteressatamente sul territorio. Casso, Erto e Logarone -
conclude l'esponente pentastellata - sono diventati nomi di
località simbolo di resilienza, ma anche esplicito monito a
rispettare la montagna e l'ambiente, senza mai dimenticare gli
errori del passato. Affinché un atteggiamento consapevole,
attraverso investimenti e attenzione alla sostenibilità
ambientale, faccia doverosamente seguito alle legittime, ma ormai
non più sufficienti, parole di mai sopita costernazione da parte
delle istituzioni, della politica e della società civile".
ACON/COM/mv