ASSESTAMENTO BIS. DISCUSSIONE/2: POZZO PELLEGRINO LOBIANCO BOLZONELLO
(ACON) Trieste, 9 ott - Si è concentrato sulle strategie
positive, Massimiliano Pozzo (Pfd), commentando le misure
finanziarie del disegno di legge 61, a partire da quelle per
aiutare chi cerca di fare impresa. Bene, quindi, le nuove
disposizioni per l'accesso al credito per le aziende che
sostengono la transizione energetica, i fondi di rotazione Frie e
in particolare il Fondo per l'agricoltura. Ma anche gli
interventi al fondo per l'abbattimento delle rette scolastiche a
carico delle famiglie e quelli per l'edilizia scolastica.
Serena Pellegrino (Avs) ha puntato l'attenzione su come si
continui ad avere così tanti milioni, 277, ancora da allocare e
si è chiesta se sia incapacità nel realizzare i progetti
prefissati. Finalmente, ha detto poi, con gli emendamenti della
Giunta si saprà dove finiscono così tanti soldi, dopo che nelle
Commissioni si hanno avute solo poche notizie. E si è chiesta
pure perché si sia sentita la necessità di mettere in
emendamento, e non già nel testo base, modifiche ad opere per gli
impianti a fonti rinnovabili e per la canalizzazione fluviale,
argomenti su cui chiederà un dibattito pubblico.
Di diverso avviso Michele Lobianco (FI), per il quale il ddl 61
punta in alto per rispondere alle necessità dei territori. Non è
vero che è una manovra priva di programmazione, all'opposto è
figlia di una attenta e raffinata azione di governo basata su
risorse finanziarie frutto dei sacrifici dei cittadini e di
accordi nazionali. Due, poi, gli elementi di svolta di questa
amministrazione regionale: non è stato necessario rimpinguare il
Fondo sanitario regionale, cosa mai avvenuta fino ad ora;
l'accordo firmato con i medici di medicina generale e le previste
migliori condizioni per le donne medico.
Anche Carlo Bolzonello (Fp) si è soffermato sull'aspetto del
sistema sanitario affermando che sarebbe folle pensare che con
queste manovre si risolvono tutti i problemi del settore. Per
lui, il Consiglio può solo registrare il risultato di un percorso
di molti anni, dove la politica fa le proprie scelte. E tra
queste, vi è anche voler spendere molte risorse per la
sperimentazione, come ad esempio per la montagna, dove non basta
pensare a garantire la presenza di un medico, mentre serve la
multidisciplinarietà con più figure professionali che operano
all'unisono.
2 - segue
ACON/RCM