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ASSESTAMENTO BIS. PELLEGRINO (AVS): TUTELA SETTORE CANAPA INDUSTRIALE

10.10.2025
12:32
(ACON) Trieste, 10 ott - "In un mini Assestamento da 277 milioni, una cifra considerevole per essere definito 'mini' persino per Regioni ben più grandi della nostra, non ammettere un emendamento, che andasse a tutelare delle attività agro-industriali colpite da una legge che ha inginocchiato un settore in crescita e che insistono sul nostro territorio, lo trovo non lungimirante".

Così, in una nota, la consigliera regionale Serena Pellegrino, Alleanza Verdi Sinistra, a margine della discussione del ddl 62 misure finanziarie multisettoriali 2025.

"Si trattava di una correzione che avrebbe istituito un fondo di ristoro a favore dei coltivatori di canapa industriale che hanno subito un blocco delle attività economiche dovuto a interpretazioni restrittive della norma e quindi una sospensione della vendita dei derivati. Il mio provvedimento - prosegue Pellegrino - mirava a sostenere un comparto agricolo innovativo che avrebbe contribuito alla tutela del reddito dei produttori e alla valorizzazione delle colture alternative, senza dimenticare i tanti operatori del settore che sono stati licenziati per giusta causa".

"Voglio ricordare ancora una volta che l'indotto della canapa industriale abbraccia settori come l'agricoltura, il tessile, l'edilizia, l'alimentare e il farmaceutico, generando un valore economico significativo e conseguenti posti di lavoro - sottolinea la vicepresidente della IV Commissione -. Le aziende agricole coltivano la canapa per la produzione di semi e fibre, mentre l'industria la trasforma in una vasta gamma di prodotti, dai tessuti e materiali da costruzione alle bioplastiche e ai cosmetici. In altre parole una sorta di panacea che visioni ottuse e poco lungimiranti costringono alla chiusura, disinteressandosi e demonizzando le circa 800 aziende agricole dedite alla coltivazione della cannabis light, le 1500 ditte specializzate nella trasformazione e gli oltre 10 mila i lavoratori impiegati in Italia, con un gettito fiscale pari a 150 milioni di euro l'anno".

"Ancora più grave è sapere che, mentre in regione si distruggono interi raccolti, oltre confine la coltivazione e la raccolta del prodotto vengono regolarmente effettuate e nella totale legalità", conclude la nota. ACON/COM/mv



  • Serena Pellegrino (Avs)
    Serena Pellegrino (Avs)