ASSESTAMENTO BIS. CAPOZZI (M5S): MANOVRA SENZA CORAGGIO E PROSPETTIVA
(ACON) Trieste, 10 ott - "Non possiamo certamente approvare una
manovra così frammentata e, ancora una volta, assolutamente priva
di una qualsiasi visione proiettata sul lungo periodo. Sarebbe
stata altresì necessaria una Regione lungimirante e coraggiosa,
pronta a investire sul futuro per ridurre ogni forma di
disuguaglianza e capace di accompagnare i cittadini nei necessari
processi di transizione ecologica, digitale e sociale, invece di
rincorrere emergenze e distribuzioni di fondi senza alcuna
prospettiva".
Rifacendosi alla sua dichiarazione di voto da poco enunciata
davanti all'Aula, la consigliera regionale Rosaria Capozzi
(Movimento 5 Stelle) ribadisce anche in una nota stampa una
posizione categoricamente contraria ai contenuti
dell'Assestamento bis, il cui esame da parte dell'Assemblea
legislativa del Friuli Venezia Giulia è giunto oggi al suo
epilogo.
"Pur riconoscendo all'interno del testo valutato anche alcune
misure meritevoli e l'ovvia necessità tecnica di una manovra di
assestamento e di aggiornamento delle poste di bilancio,
riteniamo - aggiunge l'esponente pentastellata - che il
provvedimento confermi una visione puramente contabile e priva di
un indirizzo politico complessivo. Il testo riflette inoltre una
scelta politica ben precisa: quella di non intervenire in modo
strutturale sui grandi nodi sociali ed economici che attraversano
la nostra regione".
"Questo disegno di legge, di fatto, si limita a distribuire le
risorse in modo frammentario e disomogeneo, attraverso una
molteplicità di micro-interventi, contributi ad hoc e
finanziamenti a soggetti specifici. Pur condividendo alcune
azioni in esso contenute, riteniamo egualmente che gli elementi
positivi - precisa Capozzi - non siano comunque sufficienti per
compensare le criticità strutturali e di metodo che
caratterizzano l'intera manovra, anche e soprattutto riguardo ad
alcuni emendamenti portati in aula. La maggior parte delle
modifiche, per di più, sono intervenute tramite istanze rese note
solo nell'arco delle ultime 48 ore di lavori, svuotando così il
confronto preliminare e mortificando al tempo stesso tutte le
attività istruttorie che devono, invece, essere considerate una
prerogativa imprescindibile".
"Per quello che ci riguarda direttamente, abbiamo posto seri
interrogativi - sottolinea la rappresentante del M5S - riguardo
la sostenibilità futura delle nuove spese nell'ambito di un
contesto economico assai incerto. Tutte le perplessità da noi già
evidenziate nel corso della prima giornata di lavori, quindi, si
sono nuovamente ripresentate anche in quella odierna".
"Nell'articolo relativo alla cultura, per esempio, si consumano
in maniera tangibile le logiche spartitorie, senza alcun disegno
coerente - conclude Capozzi - rispetto alle priorità sociali,
ambientali ed economiche del Friuli Venezia Giulia".
ACON/COM/fa