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LAVORO/4. DISCUSSIONE: PELLEGRINO E DI BERT, POI CHIUDE MORETTI

28.10.2025
15:46
(ACON) Trieste, 28 ott - "Il disegno di legge 59 nasce con ambizioni importanti ma presenta ancora troppe zone grigie, da qui i nostri emendamenti": parola di Serena Pellegrino (Avs) parlando del ddl sull'innovazione sociale, che "non può restare uno slogan ma deve diventare un vero metodo di governo, capace di tenere insieme sviluppo, equità e diritti. Per questo proponiamo che ogni contributo regionale sia legato al rispetto dei contratti collettivi, alla parità di genere e alla stabilità occupazionale. E rispetto dei contratti collettivi, anche verso i lavoratori stranieri, altrimenti sarebbe disparità sociale", ha detto in Aula. La consigliera ha riaffermato la necessità di politiche familiari inclusive, che tengano conto della parità di genere e delle esigenze delle giovani madri, indipendenza economica inclusa. Pellegrino si è poi dichiarata preoccupata "della graduale privatizzazione dei consultori familiari a cui si sta assistendo", mentre "l'attrattività di un territorio non si misura solo con le campagne di marketing, ma con la qualità della vita, dei servizi e del lavoro".

"Il Friuli Venezia Giulia deve essere un territorio dove vivere, lavorare e studiare siano il frutto di una scelta di qualità e non di necessità" secondo Mauro Di Bert, capogruppo di Fedriga presidente, intervenuto anche lui sul ddl 59, che ha poi definito "un provvedimento nato dalla volontà di rispondere in modo innovativo ai bisogni della società, contrastando la fuga dei talenti e favorendo un'immigrazione qualificata attraverso un sistema integrato di politiche pubbliche che sappia incidere su occupazione, formazione, welfare, servizi e abitare, riuscendo a creare presupposti per conciliare al meglio famiglia e lavoro". Quanto agli obiettivi, per Di Bert si vuole "potenziare le politiche per la genitorialità, sostenere il potere d'acquisto delle famiglie, garantire equità di accesso ai servizi e rafforzare la formazione e l'internazionalizzazione del sistema scolastico e produttivo".

Un monito, invece, è arrivato da Diego Moretti, capogruppo del Pd, ultimo a intervenire nella discussione generale: "Qui non si parla di immigrazione incontrollata, come detto da qualcuno, ma di lavoratori che si trovano in Fvg perché richiesti dalle nostre aziende o perché vi lavorano già da tempo. E se c'è una richiesta, significa che c'è carenza di certe qualifiche". Moretti ha quindi invitato tutti a non utilizzare il provvedimento a scopi ideologici e ha denunciato che "il Governo regionale non pare sapere cosa faccia quello nazionale", andando poi a leggere alcune parti del memorandum sottoscritto dai ministri dell'Interno e degli Esteri sui permessi di lavoro per cittadini bengalesi. "Le iniziative abitative inserite nel ddl 59 per chi verrà a lavorare nella nostra regione - ha poi fatto notare - sono già oggi offerte da imprenditori o associazioni di categoria; abbiamo preparato degli emendamenti di modifica, il nostro voto al provvedimento dipenderà da come saranno accolti".

4 - segue ACON/RCM-fc



  • I banchi delle Opposizioni in Aula
    I banchi delle Opposizioni in Aula
  • Serena Pellegrino (Avs)
    Serena Pellegrino (Avs)
  • Mauro Di Bert (Fedriga presidente)
    Mauro Di Bert (Fedriga presidente)
  • Diego Moretti (Pd)
    Diego Moretti (Pd)