LAVORO. CAPOZZI (M5S): Sì OBIETTIVI DDL 59 MA SERVONO MISURE CONCRETE
                    
                    
  (ACON) Trieste, 28 ott - "Il disegno di legge sull'innovazione
sociale per lo sviluppo e l'attrattività del territorio regionale
nasce con obiettivi importanti e condivisibili, ma tra le
intenzioni e le misure concrete resta ancora una distanza che non
possiamo ignorare". A sostenerlo in una nota è la consigliera
regionale del M5S, Rosaria Capozzi.
"Apprezziamo lo sforzo di mettere a sistema politiche oggi
frammentate, dal welfare al lavoro, dalla casa alla formazione -
prosegue la Capozzi - come il riconoscimento del ruolo di Comuni,
sindacati, imprese e terzo settore attraverso i partenariati
locali e i patti territoriali. Positivi sono anche gli interventi
per la conciliazione studio-lavoro-genitorialità e la riduzione
dei tempi di residenza per la Carta Famiglia".
 
"Tuttavia - sottolinea la consigliera 5 Stelle - il provvedimento
presenta scarsa innovazione normativa, limitandosi a modificare
leggi esistenti senza introdurre strumenti nuovi. Deboli anche le
risposte su salari e precarietà, pur riconosciute come criticità
nella relazione del testo. Inoltre, manca ancora un sistema di
valutazione e monitoraggio, per il quale abbiamo proposto una
clausola specifica".
 
"Preoccupa, infine, il riferimento alle politiche immigratorie
'incontrollate', che rischia di trasmettere una visione chiusa e
difensiva. L'innovazione sociale deve includere, non escludere.
Siamo in un momento storico in cui si predica una cosa e se ne fa
un'altra: basti pensare che la stessa Confindustria Alto
Adriatico promuove programmi di immigrazione lavorativa
dall'Africa. Serve coerenza e una visione aperta, capace di
coniugare inclusione e sviluppo. Il M5S si è posto con un
atteggiamento costruttivo, presentando emendamenti che
renderebbero la legge più equa, partecipata e - conclude la
pentastellata - coerente con gli obiettivi europei di sviluppo
sostenibile e coesione territoriale".
ACON/COM/rcm