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DDL 16. OK AULA A MAGGIORANZA. PATTO SI ASTIENE, NO DA PD E MISTO

27.03.2024
20:53
(ACON) Trieste, 27 mar - Al grande apprezzamento dei gruppi di Centrodestra, che hanno votato compattamente a favore del ddl 16 fa da contraltare il duro giudizio negativo di Serena Pellegrino (Avs), Furio Honsell (Open) e Rosaria Capozzi (M5S), assieme al no con maggiori sfumature del gruppo del Pd annunciato dal capogruppo Diego Moretti. In mezzo si pone il Patto per l'autonomia-Civica Fvg, che con il relatore Marco Putto ha apprezzato "alcune aperture positive" pur sottolineando nel contempo "tantissime ombre".

Si è conclusa così la maratona consiliare di un giorno e mezzo, con dichiarazioni di voto finali che hanno riproposto - pur in un clima di fair-play istituzionale - due visioni molto diverse sulle norme in tema di lavori pubblici, paesaggio e territorio. Sono proprio lavori pubblici e paesaggio, ha detto l'assessore Cristina Amirante, "i capisaldi di questo disegno di legge, che credo esca migliorato e approfondito dall'esame dell'Aula".

Opinione condivisa dal relatore di maggioranza Igor Treleani (FdI), che è tornato sulle critiche per i rapporti tesi con la Soprintendenza con una battuta ad effetto: "Qualcuno dell'Opposizione ci ha accusato di supponenza: di certo il nostro atteggiamento non è di sudditanza. E un grande imprenditore friulano diceva che nella vita o si è camion o si è rimorchio, in questo caso la Regione ha deciso di essere camion". Grande soddisfazione "per un ddl molto complesso" è stata espressa anche da Mauro Di Bert, capogruppo di Fp, mentre Lucia Buna, relatrice di maggioranza per la Lega, ha lodato il lavoro di assessore e Direzione "che in un anno di lavoro hanno confezionato questa norma". Parole al miele per la nuova legge anche da Michele Lobianco (Forza Italia): "Legge che conclama la nostra specialità regionale e dà risposte a cittadini, enti locali e categorie".

Decisamente diverso lo spartito suonato da Pellegrino, la più critica: "Nonostante i tempi volutamente molto stretti ci siamo impegnati per migliorare il ddl, ma praticamente non avete accolto nulla", ha detto ai consiglieri di Maggioranza. "Questa norma - ha aggiunto - è in linea con la vostra politica: semplificare e basta, quali siano le motivazioni. Questa non è sburocratizzazione ma deresponsabilizzazione". Dello stesso avviso Capozzi, che ha ribadito come "la legge introduca aspetti che non ci piacciono", facendo notare che "sono stati bocciati quasi tutti i nostri emendamenti". "Non muto il mio giudizio negativo", ha spiegato Honsell, che considera "grave non aver risolto il contenzioso con la Soprintendenza" e attacca "i molti emendamenti puntuali del Centrodestra in campo urbanistico".

Il dem Moretti ha invece spiegato il no del gruppo più numeroso del Centrosinistra con "i mancati segnali sui capi II e III e i tanti no ai nostri emendamenti", pur ringraziando l'assessore Amirante "che ha mostrato competenza e preparazione". L'astensione del Patto-Civica è stata infine giustificata da Putto come "segno di collaborazione nel merito", ricordando che il gruppo ha presentato "molte proposte correttive, alcune delle quali accolte".

Prima del voto finale era stato approvato, sotto la presidenza di Stefano Mazzolini, l'unico ordine del giorno relativo al ddl, proposto dal gruppo di FdI e attinente al sostegno ai privati che affrontano oneri derivanti da vincoli imposti dalle norme di salvaguardia del patrimonio artistico e architettonico. ACON/FA-fc



Il gruppo FdI
Il gruppo Fedriga presidente con l'assessore Cristina Amirante
Il gruppo Lega con l'assessore Cristina Amirante