DDL 16. CAPOZZI (M5S): LE RAGIONI DEL NOSTRO NO ALLA LEGGE AMIRANTE
(ACON) Trieste, 28 mar - "Abbiamo sempre mantenuto un
atteggiamento collaborativo e costruttivo per far sì che
sburocratizzazione, semplificazione e snellimento delle pratiche
fossero reali, ma ci siamo opposti nel momento in cui
semplificare e snellire significava sottrarre procedure
imprescindibili ad una congrua istruttoria e pareri motivati su
temi importanti come la tutela del paesaggio, dell'ambiente e
della salute dei cittadini. Su questi temi non intendiamo fare
alcun passo indietro".
Così in una nota la consigliera regionale del M5S, Rosaria
Capozzi, spiega il voto contrario del Movimento 5 Stelle alle
"misure di programmazione strategica per lo sviluppo del sistema
territoriale regionale in materia di infrastrutture e
territorio".
"Con i nostri emendamenti - aggiunge Capozzi - siamo riusciti ad
evitare una sicura impugnazione da parte del Governo. Abbiamo
detto no a un disegno di legge che costituisce un atto di
supponenza nei confronti della Soprintendenza dei beni culturali,
perché si sarebbe dovuto tendere a un testo quanto più condiviso
possibile, cosa che non è stata fatta".
"Ma soprattutto - conclude la consigliera - abbiamo detto no a un
disegno dove per una scelta politica, così come ribadito a più
battute dall'assessore Amirante, non si è voluto introdurre il
dibattito pubblico. Per noi il coinvolgimento delle comunità
locali è importante per assicurare la maggiore rispondenza delle
scelte progettuali ai bisogni delle collettività insediate sul
territorio, consentendo di evitare situazioni di conflittualità,
ma si punta invece invece all'accelerazione delle procedure di
approvazione delle opere pubbliche, evitando di sprecare tempo e
denaro. Quanto avvenuto nell'Aussa Corno insegna".
ACON/COM/fa