OMNIBUS. RELATORI OPPOSIZIONI: DDL 18 ANDAVA APPROFONDITO DI PIÙ
(ACON) Trieste, 23 apr - Parti condivisibili, se non altro
perché semplici adeguamenti normativi e dunque scevri da
valutazioni politiche (si veda l'applicazione del nuovo regime de
minimis), piuttosto che correzioni dovute (quelle alla legge
regionale 18/2021 sul gelato artigianale, che ha trovato il veto
della Commissione europea) o attese dal territorio (ad esempio
nell'ambito del patrimonio Unesco del Friuli Venezia Giulia). Ma
altre sono da rivedere perché poco convincenti (la gestione delle
pratiche per la prima casa coinvolgendo Fvg Plus e il rischio di
creare un Mediocredito bis), oppure da illustrare meglio per
sanare la mancata presenza dell'assessore nella Commissione di
merito (le nuove procedure di intervento in caso di incendio
boschivo).
Si può riassumere così, per le Opposizioni (Pd, Patto per
l'Autonomia-Civica Fvg e Gruppo Misto formato da M5S, Avs e Open
Fvg), il disegno di legge 18 contenente il riordino e la
semplificazione di numerose norme, al vaglio dell'Aula.
Una forte critica comune dei relatori per la minoranza è anche la
presentazione all'Aula, da parte della Giunta e della
Maggioranza, di emendamenti modificativi così numerosi e
importanti (94 su 164 totali, è stato dettagliato), spesso anche
criptici, che portano necessariamente ad aver bisogno di
altrettanti approfondimenti sul loro reale significato.
Se poi il Pd si attende qualche risultato positivo rispetto alle
procedure di alienazione di beni immobili di proprietà regionale
situati in zone svantaggiate o che comunque riguardano beni poco
appetibili e di scarso valore attraverso la concessione della
vendita al valore catastale anziché a quello di mercato, gli
altri si dicono perplessi e, in ordine ai terreni agricoli, gli
autonomisti e i civici pensano che la Regione rischia di svendere
un bene pubblico che invece potrebbe essere utilizzato per
promuovere e sperimentare progetti innovativi per la
riqualificazione ambientale, la tutela della biodiversità,
l'innovazione.
E se ancora il Pd ritiene che le disposizioni per attività
produttive e turismo recano modifiche ordinarie e condivisibili,
il Misto parla di dubbi per la norma che estende, di fatto, la
misura relativa agli incentivi all'insediamento industriale
all'intera area montana, senza ulteriori precisazioni. Questo
permetterà l'inclusione di aree parzialmente montane come
Monfalcone e Trieste, la cui estensione legittima i nostri dubbi
sulla bontà della misura.
Per il settore socio-sanitario, non tutti sono poi convinti delle
misure adottate per far aumentare la natalità (Non si interviene
in maniera più incisiva sui servizi che consentirebbero una più
adeguata conciliazione lavoro-famiglia, ancora il Misto) e Patto
per l'Autonomia-Civica Fvg desidera un surplus di riflessione
sulla percentuale di spesa per le prestazioni di soggetti privati
nella gestione del Servizio sanitario regionale.
ACON/RCM-fc