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OMNIBUS. RELATORI OPPOSIZIONI: DDL 18 ANDAVA APPROFONDITO DI PIÙ

23.04.2024
13:29
(ACON) Trieste, 23 apr - Parti condivisibili, se non altro perché semplici adeguamenti normativi e dunque scevri da valutazioni politiche (si veda l'applicazione del nuovo regime de minimis), piuttosto che correzioni dovute (quelle alla legge regionale 18/2021 sul gelato artigianale, che ha trovato il veto della Commissione europea) o attese dal territorio (ad esempio nell'ambito del patrimonio Unesco del Friuli Venezia Giulia). Ma altre sono da rivedere perché poco convincenti (la gestione delle pratiche per la prima casa coinvolgendo Fvg Plus e il rischio di creare un Mediocredito bis), oppure da illustrare meglio per sanare la mancata presenza dell'assessore nella Commissione di merito (le nuove procedure di intervento in caso di incendio boschivo).

Si può riassumere così, per le Opposizioni (Pd, Patto per l'Autonomia-Civica Fvg e Gruppo Misto formato da M5S, Avs e Open Fvg), il disegno di legge 18 contenente il riordino e la semplificazione di numerose norme, al vaglio dell'Aula.

Una forte critica comune dei relatori per la minoranza è anche la presentazione all'Aula, da parte della Giunta e della Maggioranza, di emendamenti modificativi così numerosi e importanti (94 su 164 totali, è stato dettagliato), spesso anche criptici, che portano necessariamente ad aver bisogno di altrettanti approfondimenti sul loro reale significato.

Se poi il Pd si attende qualche risultato positivo rispetto alle procedure di alienazione di beni immobili di proprietà regionale situati in zone svantaggiate o che comunque riguardano beni poco appetibili e di scarso valore attraverso la concessione della vendita al valore catastale anziché a quello di mercato, gli altri si dicono perplessi e, in ordine ai terreni agricoli, gli autonomisti e i civici pensano che la Regione rischia di svendere un bene pubblico che invece potrebbe essere utilizzato per promuovere e sperimentare progetti innovativi per la riqualificazione ambientale, la tutela della biodiversità, l'innovazione.

E se ancora il Pd ritiene che le disposizioni per attività produttive e turismo recano modifiche ordinarie e condivisibili, il Misto parla di dubbi per la norma che estende, di fatto, la misura relativa agli incentivi all'insediamento industriale all'intera area montana, senza ulteriori precisazioni. Questo permetterà l'inclusione di aree parzialmente montane come Monfalcone e Trieste, la cui estensione legittima i nostri dubbi sulla bontà della misura.

Per il settore socio-sanitario, non tutti sono poi convinti delle misure adottate per far aumentare la natalità (Non si interviene in maniera più incisiva sui servizi che consentirebbero una più adeguata conciliazione lavoro-famiglia, ancora il Misto) e Patto per l'Autonomia-Civica Fvg desidera un surplus di riflessione sulla percentuale di spesa per le prestazioni di soggetti privati nella gestione del Servizio sanitario regionale. ACON/RCM-fc



La seduta d'Aula dedicata all'esame del disegno di legge 18 Omnibus