IV Comm: Rapporto sullo stato dell'ambiente 2012 (1)
(ACON) Trieste, 9 mag - RC - Il direttore generale di Arpa
FVG, Lionello Barbina, supportato da Fulvio Stel, ha illustrato
alla IV Commissione consiliare presieduta da Alessandro Colautti
(Pdl) il "Rapporto sullo stato dell'ambiente 2012: tematiche
ambientali in primo piano in Friuli Venezia Giulia".
Leggendo i diversi capitoli in cui è stato suddiviso il
documento, si apprende che:
CAMBIAMENTI CLIMATICI
In Friuli Venezia Giulia si notano alcuni segni di cambiamento
climatico. In 20 anni, la temperatura media è aumentata di 0,7
gradi centigradi. I primi sei mesi dell'anno sono più secchi, gli
altri più piovosi; ciò causa modifiche negli ecosistemi, in
particolare in quelli più delicati della fascia delle risorgive.
NATURA E BIODIVERSITÀ
Il Friuli Venezia Giulia è una regione ad altissima biodiversità,
con 70 habitat, 212 specie animali e 22 vegetali di interesse
comunitario. Sono stati finanziati i Piani di gestione e i
relativi studi preliminari per siti di interesse comunitario
(SIC) e zone di protezione speciale (ZPS) a copertura di una
superficie pari al 60% del territorio regionale.
QUALITÀ DELL'ARIA
In generale, nonostante la riduzione delle emissioni industriali
e dell'autotrazione, la qualità dell'aria non migliora (non si
registra una riduzione significativa né delle concentrazioni
medie annuali di polveri sottili - il particolato PM10 - né del
numero dei superamenti della concentrazione media giornaliera,
particolarmente alto nelle aree pianeggianti dell'Udinese, del
Pordenonese, del Triestino e nell'area di Torviscosa), ciò anche
a causa di un aumento della combustione domestica della legna,
non sempre eseguita secondo le regole che evitano l'emissione di
inquinanti.
QUALITÀ DELLE ACQUE SUPERFICIALI INTERNE
Arpa FVG è impegnata in una grande campagna per il monitoraggio
delle acque. Allo stato attuale, si evidenziano impatti
significativi nella zona montana dovuti a derivazioni a fini
idroelettrici, nella bassa pianura a nitrati di origine agricola,
e in modo puntiforme a scarichi di depuratori non ancora adeguati.
QUALITÀ DELLE ACQUE SOTTERRANEE
In Friuli Venezia Giulia sono stati individuati 61 corpi idrici
sotterranei: in quelli dell'alta pianura e in prossimità delle
risorgive sono presenti in modo significativo nitrati e prodotti
fitosanitari di origine agricola. Si rilevano, inoltre, aree più
circoscritte di contaminazione di origine industriale.
QUALITÀ DELLE ACQUE MARINO-COSTIERE E DI TRANSIZIONE
L'ambiente marino presenta uno stato ecologico buono ed elevato,
ad eccezione del golfo di Panzano, influenzato dal fiume Isonzo e
dagli insediamenti monfalconesi. Un alto grado di attenzione è
comunque richiesto per la presenza di sostanze pericolose, di
microalghe tossiche e per l'incremento della temperatura.
Nell'ambiente lagunare, alcuni corpi idrici sono in uno stato tra
il sufficiente e lo scarso: parte nord-occidentale della laguna
di Marano; a est del ponte Belvedere, che collega Grado con
Aquileia. La contaminazione da mercurio delle foci dell'Isonzo,
dei fanghi e delle argille del golfo di Trieste e della laguna di
Marano e Grado non supera gli standard ambientali. In assenza di
rischio sanitario e nell'impossibilità di bonificare, è opportuno
porre attenzione al consumo di prodotti ittici da parte delle
gestanti e dei bambini.
NITRATI DI ORIGINE AGRICOLA NELLE ACQUE
L'utilizzo di concimi azotati nelle coltivazioni di mais in vaste
aree a rischio delle province di Udine, Pordenone e Gorizia, è
causa della significativa presenza di nitrati nelle acque di
risorgiva. L'inquinamento dell'ambiente lagunare e marino,
invece, è meno grave, nonostante le alte concentrazioni di
nitrati, grazie alla diminuzione del fosforo.
QUALITÀ DELLE ACQUE POTABILI
Il controllo delle acque potabili è svolto con puntualità dai
gestori degli acquedotti per garantire il rispetto dei limiti di
potabilità previsti dalla legge. La maggior parte dei grandi
acquedotti deriva e distribuisce acqua di elevata qualità
(nitrati inferiori a 10 mg/l); solo alcune captazioni di
acquedotti locali che prelevano da falde presenti sotto terreni
permeabili e condizionate dall'attività agricola distribuiscono
acque con elevato contenuto di nitrati.
(foto; immagini tv)
(segue)