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IV Comm: Rapporto sullo stato dell'ambiente 2012 (1)

09.05.2012
13:34
(ACON) Trieste, 9 mag - RC - Il direttore generale di Arpa FVG, Lionello Barbina, supportato da Fulvio Stel, ha illustrato alla IV Commissione consiliare presieduta da Alessandro Colautti (Pdl) il "Rapporto sullo stato dell'ambiente 2012: tematiche ambientali in primo piano in Friuli Venezia Giulia".

Leggendo i diversi capitoli in cui è stato suddiviso il documento, si apprende che:

CAMBIAMENTI CLIMATICI In Friuli Venezia Giulia si notano alcuni segni di cambiamento climatico. In 20 anni, la temperatura media è aumentata di 0,7 gradi centigradi. I primi sei mesi dell'anno sono più secchi, gli altri più piovosi; ciò causa modifiche negli ecosistemi, in particolare in quelli più delicati della fascia delle risorgive.

NATURA E BIODIVERSITÀ Il Friuli Venezia Giulia è una regione ad altissima biodiversità, con 70 habitat, 212 specie animali e 22 vegetali di interesse comunitario. Sono stati finanziati i Piani di gestione e i relativi studi preliminari per siti di interesse comunitario (SIC) e zone di protezione speciale (ZPS) a copertura di una superficie pari al 60% del territorio regionale.

QUALITÀ DELL'ARIA In generale, nonostante la riduzione delle emissioni industriali e dell'autotrazione, la qualità dell'aria non migliora (non si registra una riduzione significativa né delle concentrazioni medie annuali di polveri sottili - il particolato PM10 - né del numero dei superamenti della concentrazione media giornaliera, particolarmente alto nelle aree pianeggianti dell'Udinese, del Pordenonese, del Triestino e nell'area di Torviscosa), ciò anche a causa di un aumento della combustione domestica della legna, non sempre eseguita secondo le regole che evitano l'emissione di inquinanti.

QUALITÀ DELLE ACQUE SUPERFICIALI INTERNE Arpa FVG è impegnata in una grande campagna per il monitoraggio delle acque. Allo stato attuale, si evidenziano impatti significativi nella zona montana dovuti a derivazioni a fini idroelettrici, nella bassa pianura a nitrati di origine agricola, e in modo puntiforme a scarichi di depuratori non ancora adeguati.

QUALITÀ DELLE ACQUE SOTTERRANEE In Friuli Venezia Giulia sono stati individuati 61 corpi idrici sotterranei: in quelli dell'alta pianura e in prossimità delle risorgive sono presenti in modo significativo nitrati e prodotti fitosanitari di origine agricola. Si rilevano, inoltre, aree più circoscritte di contaminazione di origine industriale.

QUALITÀ DELLE ACQUE MARINO-COSTIERE E DI TRANSIZIONE L'ambiente marino presenta uno stato ecologico buono ed elevato, ad eccezione del golfo di Panzano, influenzato dal fiume Isonzo e dagli insediamenti monfalconesi. Un alto grado di attenzione è comunque richiesto per la presenza di sostanze pericolose, di microalghe tossiche e per l'incremento della temperatura. Nell'ambiente lagunare, alcuni corpi idrici sono in uno stato tra il sufficiente e lo scarso: parte nord-occidentale della laguna di Marano; a est del ponte Belvedere, che collega Grado con Aquileia. La contaminazione da mercurio delle foci dell'Isonzo, dei fanghi e delle argille del golfo di Trieste e della laguna di Marano e Grado non supera gli standard ambientali. In assenza di rischio sanitario e nell'impossibilità di bonificare, è opportuno porre attenzione al consumo di prodotti ittici da parte delle gestanti e dei bambini.

NITRATI DI ORIGINE AGRICOLA NELLE ACQUE L'utilizzo di concimi azotati nelle coltivazioni di mais in vaste aree a rischio delle province di Udine, Pordenone e Gorizia, è causa della significativa presenza di nitrati nelle acque di risorgiva. L'inquinamento dell'ambiente lagunare e marino, invece, è meno grave, nonostante le alte concentrazioni di nitrati, grazie alla diminuzione del fosforo.

QUALITÀ DELLE ACQUE POTABILI Il controllo delle acque potabili è svolto con puntualità dai gestori degli acquedotti per garantire il rispetto dei limiti di potabilità previsti dalla legge. La maggior parte dei grandi acquedotti deriva e distribuisce acqua di elevata qualità (nitrati inferiori a 10 mg/l); solo alcune captazioni di acquedotti locali che prelevano da falde presenti sotto terreni permeabili e condizionate dall'attività agricola distribuiscono acque con elevato contenuto di nitrati.

(foto; immagini tv)

(segue)